Rugby Under 20, per gli azzurrini serata da dimenticare: la Francia è travolgente

A Monigo disfatta dell’Italia, che subisce 9 mete e segna solo all’ultimo minuto

Andrea Passerini
L'Italia under 20 di rugby sconfitta a Monigo
L'Italia under 20 di rugby sconfitta a Monigo

Dove vai, Italia juniores, se la touche non ce l’hai? Ne perdiamo 6, 4 preziose subito. E poi, se vengono meno anche gli altri fondamentali del gioco?

Un match da dimenticare, per gli azzurrini di Santamaria. Sommersi di mete (9 alla fine), travolti alla distanza da una macchina da gioco spesso spettacolare (complimenti a coach Laborde) nell’alimentare la manovra a colpi di offload: sugli scudi Ibsaiene, Dainuvucu e Akrab.

Resta la meta della consolazione, all’ultimo giro di lancette, che premia Casartelli, l’ultimo ad arrendersi.

Impressionante, la confidenza degli avversari, che infliggono una brutale lezione. E pensare che ci avevano messo qualche minuto a carburare, competendo con i nostri per falli ed errori, Ma poi la rumba dei giovani galletti - che giocano da ogni dove, e pestano sulla gambe e si trovano a occhi bendati - scavano il solco.

Incontenibili gli avanti attorno ai raggruppamenti dove le nostre terze non possono farsi valere(primo break di Casartelli dopo 46 minuti, capitan Milano evanescente) perché assorbite in chiusa o nella maul. In quella praterie gli avanti transalpini diventavano incontenibili-

Se Celi non salvasse su Tilloles prima del riposo, il bonus offensivo ed il match sarebbero risolti in poco più di mezzora.

La quarta meta del bonus arriva al rientro in campo su carrettino francese in chiusa ad esaltare lo straripante break di Ibsaiene, giusto man of the match alla fine, successivamente emulato da Akrab da maul.

Hanno certamente pesato , a partita ancora aperta, o le 4 rimesse scioccamente dilapidate, di cui 3 nei 22. Ma poi il pack di questo gruppo azzurro ha ribadito i suoi limiti in chiusa e nella maul, ed è cominciata la sofferenza.

Un lampo, sullo 0-27: Celi confezionava un anomalo campanile per Ducros, che trovava l’ovale al piede, per schiacciarlo oltre la linea: ma toccando la linea un attimo prima. Tutto vano.

Poi due sfondamenti tenuti alti dagli avversarti, ma ahinoi a interrompere lo show dei galletti, con almeno 3 coast to coast degni del miglior Tolosa, in una sarabanda di scarichi, prodezze, raccolte, sostegni interni . E l’Italia finiva frustrata: non era questa la partita da vincere, ma i segnali sono allarmanti. Anche da un Monigo nuovamente non gremito: il feeling è sceso?

Santamaria ha di che lavorare: sosta provvidenziale. Negli altri match: Galles-Irlanda 20-12, Inghilterra-Scozia 53-17.

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