Salimbeni, successo costruito in discesa

Tra le donne la regina è Barbara Lancioni, grande sesto posto di Gloria Bee. Diciannovvesimo posto per Pauletti
Di Raffaele Scottini
Granfondo Sportful Campagnolo
Granfondo Sportful Campagnolo

FELTRE. Finale spettacolare per la Medio Fondo Sportful Dolomiti race, che si decide con una volata a tre. Trionfa Luigi Salimbeni (San Ginese) che recupera 17" al vincitore del 2015 Matteo Cipriani (Infinity) sulla discesa di Croce d'Aune e domina lo sprint sui 450 metri di salita Mezzaterra fino al traguardo di piazza Maggiore. Cipriani finirà terzo, un po' frenato dai crampi, dietro a Fabio Cini (Genetik), secondo. Il migliore dei bellunesi è Alessandro Pauletti del Pedale Feltrino, diciannovesimo.

Al femminile, la regina è Barbara Lancioni (Somec Mg K Vis), che dopo aver vinto la gara lunga per tre anni di seguito dal 2009 al 2011, domina il percorso medio, tagliando il traguardo in solitaria. Seconda Astrid Shartmueller (Alpilatte) e terza Marica Tassinari (Passion Faentina), che allunga nel finale su Ilaria Veronese (De Rosa Santini).

Sesta Gloria Bee del Pedale Feltrino. Con i suoi 133 chilometri e un dislivello complessivo di oltre 3 mila metri spalmati in quattro salite non si può certo dire che sia un percorso medio qualsiasi.

Si scalano Cima Campo, il Passo Broccon, Passo della Gobbera e infine il Croce d'Aune, per poi lasciare un po' di respiro prima dell'impennata finale, la salita di via Mezzaterra che diventa il trampolino per il successo di Luigi Salimbeni.

«Questo rettilineo mi da sempre tante emozioni», le parole del portacolori del Ciclo team San Ginese, che a Feltre fa tris, scrivendo il suo nome nell'albo d'oro della gara per la terza volta, dopo che l'anno scorso si era piazzato secondo. «E' un arrivo che mi porta bene. Questa corsa si adatta molto bene alle mie caratteristiche, la mia forza è in salita, la Sportful è una corsa importantissima e ci tengo molto. Dedico la vittoria a mia moglie, che fa i sacrifici insieme a me».

La gara si accende sul Croce d'Aune, dove si rimescolano le carte, rivoluzionando la classifica. Prima se n'erano andati in tre: Corsello, Basile e Cecchi, che dopo aver acquisito un vantaggio massimo di 1'43" vengono ripresi e superati dal terzetto composto da Salimbeni, Cini e Cipriani, che attacca quando la strada comincia ad alzarsi, firma il miglior tempo di scalata del Croce d'Aune in 28'51" guadagnando una trentina di metri in salita, ma viene ripreso dagli altri due a metà discesa.

Il finale è incertissimo e il colpo di pedale decisivo è di Salimbeni.

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