Sappada è sempre olimpica con Vittozzi e Graz
Non mancherà neppure questa volta Sappada alle Olimpiadi. Il passaggio in Friuli non ha fatto diminuire i tifosi bellunesi per i talenti del paesino di Fauner e Piller Cottrer.
Sono due i ragazzi, cresciuti nell’Associazione sportiva Camosci, che sono stati chiamati a vestire l’azzurro a Pechino.
Si tratta della biathleta Lisa Vittozzi e del fondista Davide Graz. Per Lisa quelli cinesi rappresenteranno la seconda esperienza olimpica dopo quella del 2018 a Pyeong Chang (Corea del Sud), nella quale conquistò il bronzo nella staffetta mista, oltre che il quarto posto nella mass start e il sesto nella sprint. La “Plodar sniper” sta vivendo un’altra stagione difficile e i Giochi potrebbero rappresentare l’occasione per voltare pagina.
Per Davide Graz, classe 2000, Pechino rappresenterà l’esordio a cinque cerchi.
«Questa primavera, quando su un foglio bianco ho fatto l’elenco degli obiettivi della stagione, ho scritto anche convocazione olimpica», dice il ragazzo di Cima Sappada, reduce da una settimana di allenamento a Misurina. «Era un sogno la convocazione ma allo stesso tempo qualcosa di fattibile. Ci ho sempre creduto e fatto di tutto per andarci anche se a inizio dicembre, quando ho preso il Covid, temevo che tutto potesse sfumare. È stato un momento difficile della stagione. Poi c’è stata la sprint del Tour de Ski di Lenzerheide – Svizzera: quella prestazione (21° in qualifica, 23° finale, ndr) è stata fondamentale per la convocazione. Sono felicissimo. La preoccupazione più grande in questi giorni è quella di stare il più isolato possibile perché il tampone non perdona. A Pechino andrà per fare bene la sprint: l’8 febbraio cercherò di essere il miglior Davide della stagione».
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