Sci alpinismo, Oscar Angeloni allenerà la Cina. «La squadra ha potenzialità enormi»
«Valuterò i giovani sulle montagne cinesi nelle prossime settimane»
LONGARONE
Passaporto con timbro della Repubblica Popolare Cinese. È quello che ha preparato nei giorni scorsi Oscar Angeloni, che nei prossimi giorni sarà nel paese del dragone. Il motivo? Lavoro.
Dopo cinque anni alla guida della nazionale svizzera di sci alpinismo, il tecnico longaronese infatti ha lasciato i rossocrociati per intraprendere una nuova strada professionale. Una strada che lo porterà, appunto, in Cina dove sarà il primo allenatore della squadra nazionale di scialpinismo.
Come è arrivata la firma?
«È da qualche tempo che c’era questa possibilità, ma non ci avevo ancora pensato seriamente, poi ho valutato attentamente tutti gli elementi e ho così deciso di accettare questo nuovo incarico», spiega Angeloni, che vanta un passato anche alla guida della nazionale azzurra dello sci con le pelli.
Addio alla Svizzera...
«Questi anni con la squadra svizzera sono stati fantastici, abbiamo consolidato una squadra di atleti fortissimi, abbiamo fatto crescere anche il settore giovanile che per un team agonistico è fondamentale e garantisce il ricambio generazionale. Con la squadra abbiamo vinto tantissimo, basti pensare ai tre ori e due argenti alle Olimpiadi Giovani di Losanna, alle Coppe del Mondo di specialità in Vertical e sprint e alle 11 medaglie d’oro agli ultimi Campionati Europei disputati in Spagna quest’anno».
Con quali aspettative ti appresti a vivere questa nuova esperienza?
«Adesso ho stimoli nuovi: la squadra cinese ha delle potenzialità enormi e soprattutto i giovani atleti, che conoscerò e valuterò sulle montagne cinesi nelle prossime settimane, hanno veramente tantissima voglia di allenarsi e credono molto nel nostro lavoro. Assieme a me in questo progetto ci sarà anche Andrea Gianni, già allenatore della squadra nazionale cinese giovani che partecipò ai giochi olimpici giovanili di Losanna 2020».
Con Angeloni e Gianni ci sarà pure un tecnico cinese, Jin Yubo. All’orizzonte, il sogno olimpico di Milano Cortina 2026.
«Sia io che la federazione cinese conosciamo molto bene Oscar: in questi anni di competizioni internazionali abbiamo avuto la possibilità di vedere il suo modus operandi e i risultati da lui raggiunti» così Andrea Gianni. «Il nostro programma di lavoro è finalizzato alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, un obiettivo per raggiungere il quale passeremo per le gare di Coppa del Mondo e dei Mondiali, in programma la prossima stagione, e per i Campionati Continentali Asiatici, previsti tra due anni. La squadra che sarà definita nelle prossime settimane con dei test funzionali sulle montagne cinesi sarà composta da una ventina di ragazzi tra uomini e donne. Oltre a tre allenatori di sci alpinismo, ci saranno un preparatore atletico, un fisioterapista, uno skiman e un team leader che gestirà i rapporti tra la squadra, la federazione cinese e quella internazionale».
Base della preparazione della nazionale cinese a trazione italiana saranno le zone del passo Rolle (Trentino) e del passo del Tonale (a cavallo tra Lombardia e Trentino.
«Abbiamo scelto questa località sia per l’idoneità alla pratica della nostra disciplina sia per la posizione centrale in vista degli spostamenti agonistici», prosegue Gianni. «Inoltre, la federazione cinese, e la squadra di sci alpinismo in particolare, collabora con la Guardia di Finanza – Scuola Alpina di Predazzo nell’ambito del Soccorso Alpino in ambiente nevoso, promuovendone lo sviluppo e crescita in Cina. Nelle prossime settimane saremo prima vicino a Pechino per i primi allenamenti a secco, poi ci sposteremo a Nord-Ovest della Cina a quota più alte, dove dai primi giorni di ottobre si potranno già usare gli sci».
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