Sisley a Belluno? Si lavora in sordina

Pallavolo, Bez: «In questo momento servono solo fatti, le parole contano poco»
La Sisley in Coppa a Belluno
La Sisley in Coppa a Belluno
BELLUNO.
Fatti, non ciacole. Il progetto Sisley volley a Belluno sta andando avanti, spinto dai cuori e dai polmoni di tutti gli appassionati di pallavolo, oltre che dai dirigenti della squadra cittadina dell'Alpifind. Ma è il momento di diventare concreti e chiacchierare il meno possibile. Tutti hanno detto la loro, dal sindaco Antonio Prade in giù e si sono dimostrati molto favorevoli a questo trasloco da Treviso del costo di 4 milioni di euro a stagione di A1, compresa la Champions, male che vada la Coppa Cev.

Il secondo passo del presidente dell'Alpifind Pallavolo Belluno, Mario Bez è stato quello di fare un giro di telefonate agli imprenditori di sua conoscenza (quelli che incrocia, nel suo lavoro in banca), ma non solo. Tutto questo sulla base di un dato di fatto: il 30 giugno 2012, un sabato, la famiglia Benetton interromperà il proprio impegno: «Non ci sono ancora delle novità sicure - frena Bez - sono sempre in contatto con il procuratore generale orogranata Pasquale Gravina e il presidente Andrea Benetton e siamo d'accordo di risentirci più avanti. Meglio lasciare la parola ai fatti e parlare il meno possibile, in questa fase preliminare».

Lavori in corso.
A Belluno, gli appassionati hanno dimostrato grande passione, durante le partite di Champions e di Coppa Cev e anche la festa in piazza dei Martiri, con tanto di esposizione del trofeo, nella vetrina del caffè Deon. Che ci sia fame di pallavolo di alto livello lo confermano i bigliettai della Spes Arena, ma non c'erano dubbi. L'operazione trasferimento a che punto è? «Ho interpellato tutti coloro che ritenevo e ritengo interessati a questo tipo di ragionamento. Stiamo parlando di una cifra impegnativa e il momento che stiamo attraversando non è facile. Lavoriamo per creare le condizioni, affinché la Sisley possa giocare nella nostra città anche le partite di campionato e ci vorrà per forza del tempo».

In attesa di risposte.
Non si sa quanti imprenditori della provincia potrebbero permettersi di sborsare una cifra simile. Difficile contare su Leonardo Del Vecchio di Luxottica, che si era impegnato anni fa per un campionato di A2, durante la presidenza dell'avvocato e parlamentare Maurizio Paniz: «Chiunque sia in grado di darci una mano è il benvenuto - conclude Bez - ma come dicevo è già ora di spendere poche parole e lasciare spazio ai fatti, anche perché capisco che a Treviso ci sia un senso di smarrimento per quello che succederà».
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