Sisley, ciao a Belluno con una sconfitta

Piacenza conquista la Challenge Cup e il pass per l’Europa

di Eros De Barba wBELLUNO La Spes Arena si tingeva di orogranata per l'ultimo capitolo sportivo della favola Sisley, ed il finale sul campo non poteva essere più drammatico. Piacenza sconfigge, anzi domina Belluno e in tre set si conquista il pass per l'Europa della Challenge Cup. Un biglietto che pochi mesi fa, sognavano, in Emilia, laddove il ciclo Lorenzetti si concludeva nei bassifondi della classifica. Alla Sisley resta il rimpianto di un secondo set sciupato, e di un terzo gettato alle ortiche dopo un avvio incoraggiante. Piazza e Monti mandano al fronte le linee collaudate, ed è la coppia Zlatanov – Nikolov a dare lo strappo iniziale, che manda Piacenza al primo tempo tecnico sul +3. La forbice si allarga: Horstink non punge, Fei è l'unico a nutrire la metà campo locale, e così Belluno scende fino al 10-17 con l'errore al centro di De Togni e il block out di Papi. É Ogurcak a suonare la carica: 2 tacche di fila che alimentano un break di 5-0, prima dell'errore di Nikolov sinonimo di 17-18. Non basta, perché Zlatanov e Nikolov trovano nel gioco sul muro orogranata un alleato inatteso, ed è proprio con un mani fuori, stavolta del grande ex Samuele Papi, che si concretizza il 22-25 della prima frazione. 8 punti per Fei nel set d'apertura, 7 per Zlatanov, entrambi all'88% in attacco. La Sisley parte sotto 4-7 al cambio campo, ma con “Fox” e Kohut riesce a mettere la testa avanti alla pausa tecnica. Horstink firma il punto numero 2mila tra campionato e coppa Italia con la pipe del 12-10, divario raddoppiato dall'ammonizione per proteste di Zlatanov, e mantenuto ancora dalla seconda linea dallo schiacciatore olandese prima di lasciare il posto a Antonov. Che subisce l'ace del 17 pari ancora dal capitano biancorosso, e quello del 18-20 da Holt; torna Horstink, ma è il muro di Nikolov su Ogurcak a spezzare definitivamente l'equilibrio. De Togni suona l'ultima nota bellunese del parziale, perché poi Zlatanov userà a proprio piacimento il muro dolomitico, firmando da solo, nel giorno del suo 36esimo compleanno, gli ultimi due punti del definitivo 21-25. L'ultimo treno per l'Europa passa nel terzo set. Belluno parte avanti 4-0 grazie ad Ogurcak e al doppio regalo di Nikolov. A 6, però, l'equilibrio è già ristabilito, ed anzi è Zlatanov a piazzare su Horstink l'ace del sorpasso emiliano al primo technical time out. La luce di Fei si spegne con due attacchi consecutivi lunghi di centimetri; quella di Horstink la oscura Marra, con una difesa fantascientifica su una pipe trasformata da Papi nel 7-11. Il -4 persiste col terzo errore del capitano bellunese, che vale il 12-16, e al rientro in campo è la battuta vincente di Zlatanov su Farina a trasformarsi nel punto di non ritorno per i ragazzi di Piazza. Nikolov (7 su 9 per un complessivo 16 su 23) fa quel che vuole, lo schiacciatore italo-bulgaro si concede il lusso di murare Fei (cortesia peraltro subito restituita), e così sul block out dell'ex Cuneo si arriva al primo di 6 match ball. Fei riaccende la luce annullando i primi due, ma quando Nikolov appoggerà il pallone sulla mano esterna di Horstink, maturerà il 20-25 su cui finiscono i sogni continentali bellunesi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:volleysisley

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi