Solo pari col Sandonà: Il Belluno è beffato

Serie d. I gialloblù vanno avanti due volte ma vengono ripresi

 SAN DONÀ Il Gattoni... con gli stivali. Una zampata del 1993 del SandonàJesolo e il Belluno passa velocemente dal sogno di mettere in fila la terza vittoria di seguito alla realtà, comunque fiabesca, del quattordicesimo risultato buono del girone di ritorno. Imbattuto. Felice, ma anche un po' incavolato, perché allo Zanutto è stato avanti due volte con Marijanovic e Masoch (che gol, amici agordini) e si è fatto riprendere da Babuin e, appunto, Gattoni. È anche preoccupato, perché dopodomani c'è il Montebelluna e si sono fatti male in diversi: Cresta, Mosca, lo stesso Marijanovic... E già erano fuori gli incidentati Brotto e Radrezza, oltre allo squalificato Furlan. Dekj, subito gol. Un minuto di silenzio per Piermario Morosini, dopo il rinvio della settimana scorsa e poi il Sandonà comincia a fare un po' di... stalking nei confronti di Baù: il tirocross dalla destra di Lavagnoili accarezza la parte alta della traversa, poi scambio in area Barbieri - Miniati - Barbieri con conclusione finale da dimenticare. Il Belluno passa alla prima prova che è il quarto d'ora: la palla parte da Lovato, passa per i piedi di Masoch e innesca la fuga di Marijanovic, che resiste al ritorno di Nichele e di destro spiazza Tomei, neanche fosse un calcio di rigore. Non si gioca a un ritmo impossibile, anche perché i veneziani non possono entrare in riserva di forze, a una decina di giorni dalla finale di Coppa con il Sant'Antonio Abate. Non è che la squadra di Bruno Tedino abbia chissà che ideone: il destro di Fantin va verso la curva e, sull'angolo di Lavagnoli, il colpo di testa di Zanette è brutto. Ci prova anche l'ex Miniati con un tiraccio e si prende le malegrazie di Tedino: "Mike!!!".

TRAVERSA DI WIESNER. Durante in coro in favore dei tifosi diffidati del mondo, il Belluno prende coraggio: William Wiesner riceve da Marijanovic e di sinistro stampa la traversa. E il bomber sloveno farà un tentativo personale su punizione, ma la potenza non è il massimo e Tomei può recuperare. I gialloblù rischiano solamente su una palla persa a centrocampo da Borotto e scaraventata fuori da un Fantin per niente preciso. Masoch, gran rete. Raschi sostituisce Mastrelli con Garzoni, ma non è per questo che il Sandonà accelera, all'inizio del secondo tempo. Baù è chiamato a una respinta con i piedi su Fantin e, dopo dodici minuti, c'è il primo pareggio: Lavagnoli imbuca per Babuin, che è fin troppo solo, stoppa e fredda il portiere bellunese. I gialloblù chiedono il fuorigioco, ma è tutto inutile. La squadra di Roberto Raschi si riorganizza velocemente e pesca un jolly, a metà frazione: il destro da fuori di Masoch va a incastrarsi sotto l'incrocio, dove Tomei non è in grado di arrivare, in mancanza di molle al posto dei tacchetti. Tedino ha già sostituito Lavagnoli con Llullaku e sarà proprio il kosovaro a stracciare un pallone ghiottissimo con un destro troppo largo. Gattoni pareggia. Non ha alcuna voglia di perdere il SandonàJesolo, anche se la sua spinta è tutt'altro che irresistibile. Non è ancora la mezz'ora, quando su un tiro di Zanette, la deviazione di un difensore mette Gattoni davanti alla porta e Baù non può organizzare miracoli. È la rete definitiva. Non servirà a niente il colpo di testa alto di Fantin. Fanno quattordici domeniche per il Belluno e mercoledì c’è il recupero con un Montebelluna che ieri ha battuto il Gradisca ma è sempre più nei guai sul piano economico: i giocatori attendono quattro mesi di stipendio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:belluno calcio

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi