Splendida Vittozzi: solo l’ultimo tiro le toglie il bronzo

Biathlon. Grande prova della sappadina, 4ª nella mass start
Olympics Winter Games PyeongChang 2018. Women's 12,5 Km Mass Start Italy's Dorothea Wierer Italy's Lisa Vittozzi Alpensia Biathlon Centre (KOR), 17/02/2018 Photo: Pentaphoto / Giovanni Auletta
Olympics Winter Games PyeongChang 2018. Women's 12,5 Km Mass Start Italy's Dorothea Wierer Italy's Lisa Vittozzi Alpensia Biathlon Centre (KOR), 17/02/2018 Photo: Pentaphoto / Giovanni Auletta

PYEONGCHANG (COREA)
È arrivata al traguardo allargando le braccia, come a dire che tutto quello che poteva fare l’aveva fatto. La medaglia è rimasta lì, a una manciata di secondi, ma Lisa Vittozzi della sua prestazione è soddisfatta. Una super prestazione per la “plodar sniper”, che nella spettacolare mass start delle Olimpiadi di PyeongChang ha conquistato il quarto posto. . Dopo un errore nella prima serie, la sappadina si è ripresa nella fase centrale di gara: brillante sugli sci, due poligoni veloci e precisi, si è riportata sulle migliori (esclusa l’imprendibile slovacca Anastasiya Kuzmina). All’ultima serie di tiri, alla quale si era presentata in seconda posizione davanti alla compagna di squadra Dorothea Wierer, Lisa ha però mancato un bersaglio e ha dovuto effettuare il giro di penalità che la ha privata del podio.

Nell’ultima parte sugli sci ha impressionato di nuovo, per l’efficacia della sciata e per la personalità,a guidare il gruppetto che si era posto in caccia della norvegese Eckhof, l’unica delle fuggitive il cui vantaggio non era incolmabile.

Un’occasione persa? Forse sì. Però il sentimento prevalente è un sentimento positivo: la consapevolezza che la ragazza sta diventando grande, che sa rimanere ad altissimo livello per una stagione intera e che sa farsi trovare al top negli eventi che contano. In queste Olimpiadi Lisa ha conquistato un quarto, un sesto e un undicesimo posto, avendo l’unico passaggio a vuoto nell’individuale: davvero non male il ruolino di marcia per l’atleta cresciuta nei Camosci di Sappada e che ha livello giovanile ha saputo mettersi al collo quattro medaglie iridate.

«Sono veramente contenta della mia prestazione», esordisce Lisa. «È stato veramente bello essere lì insieme a Doro, seconda e terza. Purtroppo è scappato l’errore al poligono finale: ci sta, non sempre si può essere perfetti. Mi porto a casa una medaglia di legno che comunque è un gran bel risultato, un risultato che mi colloca tra le primissime, un risultato che volevo dopo la delusione dell’individuale (32ª)».

Lisa con ogni probabilità gareggerà in entrambe le staffette: martedì quella mista, giovedì quella femminile.

«Io sono molto fiduciosa» spiega Vittozzi. «Siamo una squadra competitiva, ce la possiamo giocare fino all’ultimo. Non abbiamo preso medaglie a livello individuale ma abbiamo tutte le carte in regola per potercele prendere nelle gare di squadra».

La gara ha visto la vittoria della slovacca Anastasiya Kuzmina, che ha sbagliato un’unica volta, al poligono finale. Secondo e terzo posto rispettivamente per la bielorussa Darya Domracheva e la norvegese Tiril Eckhoff. Sesta Dorothea Wierer.

«Peccato per il mio errore e quelli di Vittozzi perché senza giri di penalità saremmo salite sul podio», dice la ragazza di Anterselva. «Qualcuno si aspettava qualcosa in più da me nelle gare individuali ma il biathlon è lo sport più complesso di tutte le Olimpiadi e ci sono molte variabili che possono portare chiunque sul podio oppure buttarlo giù. Mi do un 8: perfomance sugli sci non male, al tiro non sono una macchina ma ho fatto tutto ciò che potevo».

Mass start 12,5 km: 1. Anastasiya Kuzmina (Slovacchia) 1 35.23.0 ; 2. Darya Domracheva (Bielorussia) 1 35.41.8 +18.8; 3. Tiril Eckhoff (Norvegia) 2 35.50.7 +27.7; 4. Lisa Vittozzi 2 36.08.6 +45.6; 5. Hanno Oeberg (Svezia) 1 36.09.5 +46.5; 6. Dorothea Wierer 1 36.10.3 +47.3; 7. Nadezhda Skardino (Bielorussia) 0 36.10.9 +47.9; 8. Marte Olsbu (Norvegia) 1 36.14.6 +51.6; 9. Marie Dorin Habert 2 36.20.9 +57.9, 10. Kaisa Makarainen (Finlandia) 2 36.23.9 +1.00.9. (i.t.)

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