Straordinaria impresa per Silvia Moser in Alaska

La 24enne cortinese ha vinto la sua prima gara nel World tour di freeride e ora punta al titolo iridato

Che spettacolo Silvia Moser. La cortinese corona una grande stagione nello Swatch Freeride World Tour 2015 by The North Face e trionfa in Alaska, conquistando la sua prima vittoria in carriera.

Ad Haines, la fortissima rider cortinese disegna una run al limite dell'impossibile e dimostra di essere un talento puro, in grado di affermarsi anche in futuro a livello internazionale. Per Moser, l'Alaska, dal punto di vista personale, era già, di per sé, un sogno che si avverava. L'atleta ampezzana, però, ha sfruttato una giornata perfetta, portando a casa un successo meritato e altresì straordinario, se si considera che per Moser si tratta della prima stagione nel circuito internazionale, dopo esservi approdata dai Qualifiers.

Nella storia, soltanto a Markus Eder (Courmayer 2013) era riuscito tanto, ovvero portare a casa un contest internazionale. La 24enne cortinese, dopo tanti rinvii (la gara è stata spostata per ben quattro volte), ha compiuto un vero e proprio capolavoro: per lei, alla fine, discesa perfetta, premiata con la bellezza di 84 punti (un record per quanto concerne il circuito femminile). Moser mette in tasca 2500 punti ed è pienamente in corsa per il titolo 2015. L'azzurra, infatti, grazie anche al terzo posto di Chamonix e al quinto di Vallnord, sale a quota 6105 punti ed è in seconda posizione nella generale, alle spalle dell’austriaca Eva Walkner (6900). Al terzo posto assoluto e di giornata, invece, l’americana Francesca Pavillar-Cain.

Nel week end appuntamento finale e decisivo per il circuito internazionale: in Francia, sulle nevi della Bec des Rosses di Verbier, Silvia Moser va a caccia di un titolo iridato, che in pochi, forse, avrebbe pronosticato. L'ampezzana ci ha creduto e ora ha una grande chance. E intanto l'Italia e lo sport bellunese si godono il talento cristallino di questa solare ragazza di 24 anni.

Argomenti:freeride

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi