Sull’Olympia sventola il tricolore
CORTINA. L'azzurra Elena Fanchini domina la discesa libera di Cortina valida per la Coppa del mondo di sci femminile. La 30enne finanziera bresciana di Artogne ha sbaragliato la concorrenza con una condotta di gara intelligente, conscia che su un tracciato così breve il minimo errore le sarebbe costato caro. La nebbia ha costretto gli organizzatori, guidati da Enrico Valle, ad abbassare la partenza al Duca d'Aosta.
Il tempo ha fatto le bizze: neve, sole, nebbia, ma la gara si è svolta su una pista definita da tutte le atlete «perfetta». Gli sci della Fanchini sono filati veloci e soprattutto leggeri lungo il tracciato in un modo tale che nessuna avversaria è riuscita ad insidiarla. Nella giornata in cui le grandi sono state relegate al ruolo di comprimarie (con Anna Fenninger quinta, Julia Mancuso ottava, Lindsey Vonn decima e Tina Maze tredicesima), a fare compagnia sul podio all’azzurra sono salite la canadese Larisa Yurkiw (staccata di 15 centesimi) e la tedesca Viktoria Rebensburg (a 31 centesimi). Brava anche Daniela Merighetti, che ha risposto nella maniera migliore alla caduta del giorno precedente in prova con una gara che le ha regalato il settimo posto; Nadia Fanchini è tornata ad andare forte anche in questa disciplina e, galvanizzata dall'impresa della sorella, ha concluso quindicesima. Punti anche per Johanna Schnarf (ventiduesima nonostante una schiena dolorante); fuori dalle trenta Verena Stuffer (trentaduesima), Francesca Marsaglia (trentaseiesima) ed Elena Curtoni (trentanovesima). L'Italia al femminile torna così sul podio più alto di Coppa del mondo dopo 104 gare di astinenza e proprio sulla pista portafortuna delle azzurre, visto che proprio Cortina regalò l'ultimo successo iridato a Daniela Merighetti nel gennaio del 2012. Per la Fanchini si tratta del secondo trionfo in carriera e che arriva nove anni dopo quello conseguito a Lake Louise nel dicembre del 2005, poco dopo essersi fatta conoscere con l'argento iridato nella discesa di Santa Caterina Valfurva nel 2004.
«Tornare alla vittoria dopo nove anni è come rivedere la luce dopo un tunnel lunghissimo», ha detto al traguardo, «dedico questa vittoria alle mie sorelle Nadia e Sabrina. Volevo questa vittoria e mi sono preparata per fare il massimo; alla fine ce l’ho fatta, e ancora faccio fatica a crederci. Giovedì pomeriggio con Nadia abbiamo rivisto il video di una vittoria di Isolde Kostner a Cortina; e mi sono ispirata. Mi ha portato bene. Sono partita per vincere. Con l'abbassamento della partenza sapevo che non averi potuto fare nessun errore perché saremmo arrivate tutte a pochi centesimi di distanza e ogni incertezza si sarebbe pagata cara. Sono partita molto convinta e non ho pensato a cosa potevano aver fatto le altre. La pista era bellissima, preparata benissimo come sempre qui a Cortina. Anzi, faccioe i complimenti ai volontari e agli organizzatori che ci mettono sempre nelle migliori condizioni per fare belle gare».
Un po' delusa Dada Merighetti, che però ha esultato per la compagna di squadra.
«Bisognava essere pulitissimi in pista», ha detto, «e invece nella parte alta non riuscivo ad incidere sugli sci. Non ho fatto la prova giovedì, saltando alla terza porta; e questo forse ha un po' compromesso la discesa. Non è semplice scendere a 100 chilometri orari senza aver provato il tracciato. Ci sono ancora due gare, ho fiducia».
Soddisfatto Enrico Valle.
«La vittoria italiana non può che farci piacere», ha detto, «ci è dispiaciuto aver dovuto abbassare la partenza, soprattutto per il grande lavoro fatto dai ragazzi in pista. Ma la visibilità in alto era pessima e non abbiamo esitato un secondo a decidere. La prima gara l'abbiamo fatta, una gara di recupero. Ora pensiamo alle altre due. Abbiamo lo sguardo puntato al meteo ma entro lunedì dovremmo riuscire a terminare il programma delle nostre gare».
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