Superbike, il week end perfetto di Bassani. «I due podi non sono arrivati per caso»

Il pilota è rientrato ieri a Seren del Grappa. «Il mio futuro per ora non lo conosco nemmeno io»
Gianluca da Poian
La felicità di Axel Bassani per essere salito due volte sul podio a Magny Cours
La felicità di Axel Bassani per essere salito due volte sul podio a Magny Cours

 

SEREN DEL GRAPPA

Una giornata di relax, dopo essere rientrato in furgone dalla Francia in piena notte. Ieri però ha dedicato volentieri del tempo a riguardare le due gare disputate a Magny Cours, dove è salito in entrambe le circostanze sul podio.

Terzo sabato e terzo pure domenica, ed ecco aggiornata la statistica dei piazzamenti nei top 3 in Superbike. Era fermo al secondo posto ottenuto un anno fa al Montmelò, circuito in cui peraltro gareggerà nel fine settimana dal 23 al 25 settembre. Adesso può mettere in mostra una tripletta complessiva, e comunque siamo siamo solo all’inizio.

Di certo i risultati ottenuti da Axel Bassani sorprendono ormai poco, perché il ragazzo di Seren del Grappa già da tempo stava cominciando ad andare a ruota dei migliori. Anzi, fin dalla seconda parte dello scorso campionato si capiva che le potenzialità c’erano. Sia di talento personale e sia parlando della moto nello specifico. In sella alla Ducati del team Motocorsa Racing figura in modo costante come il più veloce dei piloti facenti parte di scuderie indipendenti. Ora però se la sta giocando con i top della categoria.

Axel, un bel lunedì pomeriggio quello che ti sei goduto a casa tua.

«Niente male davvero! Il giorno dopo la gara mi serve per stare tranquillo e staccare la spina. Inoltre, è il momento nel quale mi siedo sul divano e riguardo come è andata nel fine settimana. Quando ottengo buoni risultati rivedo volentieri le corse, mentre se va male non è proprio divertente…».

Bè, il doppio appuntamento francese rientra di certo nella prima categoria.

«Decisamente. Comunque è sempre utile rivivere le sensazioni del sabato o della domenica aggiungendo le impressioni esterne e così via. Aiuta a crescere e migliorare».

Due podi in due giorni.

«A dimostrazione che sono risultati ottenuti non a caso, ma bensì a seguito di un costante lavoro svolto dall’intero team. Peraltro, mi fa piacere averli ottenuti sull’asciutto, dopo quello sul bagnato di Barcellona un anno fa».

Ritieni più meritato il secondo del primo, visto che sabato sono caduti sia Rea e sia Razgatlioglu?

«In realtà no, anzi. Le gare bisogna provare a portarle a termine e se arrivi al traguardo significa che sei stato bravo tu. Non è quindi un demerito raggiungere la bandiera a scacchi più avanti perché qualcuno ha perso posizioni o si è ritirato. Inoltre nello sport la componente della fortuna c’è sempre, nessuno vince senza un pizzico di buona sorte. Ribadisco: sono due podi che ci prendiamo volentieri per la costanza avuta e l’essere inoltre rimasti sul pezzo dopo aver ottenuto il terzo posto sabato».

A proposito, come si fa a non farsi coinvolgere troppo emotivamente, dovendo ritornare in pista poche ore dopo?

«Semplice non è, rischi di sederti sul risultato ottenuto. Io però sono abbastanza bravo nel ritrovare la concentrazione in seguito ad un paio di ore di stacco. Ora dobbiamo continuare su questa strada, provando a restare in competizione con i primi anche nei prossimi impegni del campionato. Provando magari ad ottenere anche qualcosa in più. Di certo la base di partenza è assai buona».

E il tuo futuro, che suscita parecchio interesse?

«Non lo conosco neppure io…».

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