Tiro con l’arco: un bellunese arbitrerà a Rio
BELLUNO. Il sogno di una vita che si realizza. Le Olimpiadi sono il momento più emozionante da vivere per gli appassionati dello sport. Figuriamoci viverle da protagonista. Capiterà, fra una manciata di giorni, al bellunese Andrea Bortot, che sarà ufficiale di gara a Rio nella competizione di tiro con l’arco.
Bortot, 36 anni, è arbitro dal 1999. Il suo primo contatto con frecce e paglioni è stato da atleta, con gli Arcieri del Nevegal. Poi ha scelto la strada dell’arbitraggio, che lo affascinava e lo incuriosiva. È diventato arbitro continentale nel 2007, candidato internazionale nel 2009, internazionale full tre anni fa. Fra qualche giorno entrerà nel sambodromo di Rio de Janeiro, teatro delle gare olimpiche. «Saremo suddivisi in arbitri di linea e di paglione. Non so ancora quale ruolo rivestirò», racconta.
È emozionato?
«È il sogno di una vita che si realizza».
Come si arriva ad arbitrare un’Olimpiade?
«Fatto tutto il percorso per diventare arbitro internazionale full si dà la propria disponibilità a partecipare all’evento. Gli arbitri internazionali full sono pochi nel mondo, una sessantina. In Italia ce ne sono quattro. Fra questi sessanta la Commissione Ufficiali di Gara seleziona, in base alle esperienze e alle capacità del singolo arbitro, chi farà parte degli ufficiali di gara dei Giochi Olimpici»
Quali esperienze ha avuto da arbitro di gare internazionali?
«L’anno scorso ho fatto la pre olimpica. Da internazionale candidato ho fatto un mondiale targa, un mondiale indoor, una coppa del mondo, svariate gare a livello europeo, in Italia e all’estero».
La pre olimpica che gara è?
«È una gara a tutti gli effetti, ma che serve da prova generale (anche per gli arbitri) in vista dei Giochi. Si è svolta l’anno scorso a settembre a Rio e quella per me è stata la vera sorpresa. Avevo dato la mia disponibilità e quando è arrivata la convocazione è stata una grandissima emozione».
Quell’esperienza le ha aperto la strada per i Giochi?
«La certezza di partecipare all’Olimpiade come ufficiale di gara non si ha mai, fino a quando non arriva la convocazione, ma di solito chi partecipa alla pre olimpica ha ottime possibilità di partecipare anche alle Olimpiadi».
Come si sta preparando all’appuntamento olimpico?
«Sto ripassando le procedure, i regolamenti, guardando alcuni video. Di sicuro sarà una grande emozione poter dirigere una gara tanto importante».
L’aereo che lo porterà a Rio decollerà il 1° agosto. Per otto giorni Bortot, bellunese che da tre anni vive in provincia di Treviso con la compagna, si troverà a contatto con i migliori arcieri del mondo, in lotta per conquistare una medaglia. Ad arbitrarli ci sarà lui, l’unico bellunese presente a Rio.
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