Torneo agordino, benservito all’Aics
Dopo la votazione la rassegna ritornerà a essere gestita dal Csi. «Nessuna promessa, solo il massimo impegno»
AGORDO. L’Agordino divorzia col voto segreto dall’Aics e si risposa col Csi. Dopo cinque anni il Comitato Torneo Agordino di calcio ha deciso di mettere fine alla collaborazione con l’Aics per l’organizzazione dell’importante manifestazione sportiva, che da oltre 40 anni anima le estati della vallata. La scelta è stata comunicata lunedì sera nella biblioteca civica di Agordo dove le società hanno incontrato i rappresentanti del Centro sportivo italiano di Belluno per porre le basi della prossima stagione. Alla domanda se proseguire con l’Aics o cambiare, le squadre avevano risposto dopo una riunione in cui ci era voluto addirittura il voto segreto per arrivare a una conclusione. Il tutto a dimostrazione del grado di esasperazione a cui è arrivato il torneo.
«Erano stati manifestati tanti malumori nei confronti della gestione Aics – spiegano Matteo Buffon, Matteo Scussel e Andrea Baldassi, coordinatori del comitato (il primo ha ufficializzato ieri le proprie dimissioni, ndr) – non solo relativi all’ultimo torneo, ma anche a quelli precedenti. Malumori legati in parte all’aspetto arbitrale, ma soprattutto all’organizzazione. È vero che l’anno scorso si era optato nuovamente per l’Aics dicendo che la collaborazione sarebbe stata biennale, ma è vero anche che si era chiarito che, se ci fossero stati elementi tali per rivedere l’accordo, sarebbe stata fatta una riflessione».
E ciò è avvenuto. La questione legata al torneo giovanile 2016, la ripetizione dell’incontro Taibon-Caprile del 2017, gli atteggiamenti di alcuni arbitri, ma non solo, hanno spinto la maggioranza delle società a dire addio a Claudio Rizzuni e Davide Capponi dell’Aics. Solo a decisione presa, il comitato ha contattato il Csi, che ha accettato di tornare in Agordino.
«Siamo contenti di essere di nuovo qui – ha detto lunedì sera la presidente del Csi Nicoletta Castellini – spero che si possa dar vita assieme a un torneo di livello in cui ci sia divertimento e rispetto tra voi, con gli arbitri e con il pubblico».
Da parte del Csi non sono giunti nè proclami, nè promesse mirabolanti, se non quella di metterci il massimo impegno. «Non vogliamo fare un confronto con nessuno – ha sottolineato il vicepresidente Csi e responsabile del settore calcio, Marcello Decima – siamo qui per dare un servizio. Cinque anni fa abbiamo “perso” il torneo perché ci avete rimproverato lacune gestionali e un’eccessiva confidenza tra arbitri e giocatori. In cinque anni sono cambiate molte cose a livello burocratico con obblighi e direttive alle quali ci siamo adeguati. Per gli arbitri non vi promettiamo la perfezione, ma abbiamo fatto un grande lavoro».
Il designatore sarà Marco Moglia che ha spiegato alle squadre di avere una rosa di 25 fischietti. «Ho gli arbitri che mi servono e saremo in grado di assicurare a una squadra un arbitro diverso ogni giornata. Certo, se poi la squadra si lamenta ogni domenica, allora forse il problema non è più dell’arbitro».
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