Transcavallo, tre giorni ad altissima intensità sognando i Giochi 2026

Nel prossimo weekend una gara ormai al top in Europa e che spera che la disciplina diventi al più presto olimpica

 

Tutto pronto per la 36ª Transcavallo in programma il 15, 16 e 17 febbraio. E sullo sfondo il sogno Olimpiadi 2026. È stata presentata ieri sera, a Ponte nelle Alpi, nella sede di Seribell, una delle aziende che supportano l’evento, la tre giorni dello sci alpinismo in Alpago, una gara a coppie che da tempo è uno dei riferimenti della specialità in Italia e in Europa. Una manifestazione che è stata valida per campionati italiani, campionati europei, coppe del mondo e campionati mondiali. E che vuole farsi trovare pronta nel caso la candidatura ai Giochi 2026 di Milano Cortina vada in porto e nel caso lo sci alpinismo completi il percorso per divenire disciplina olimpica. Alcuni passi in Regione sono già stati fatti. Sì, perché, come è stato sottolineato dai diversi interventi di ieri sera, in particolare quelli del consigliere regionale Franco Gidoni e dell’onorevole Roger De Menech, «è giusto che lo sci alpinismo dei Giochi venga fatto lì dove lo si sa fare». . Nei prossimi mesi si vedrà se il sogno avrà dei margini per concretizzarsi. Nei prossimi giorni, invece, sulle creste tra Alpago e Piancavallo si vedranno atleti di Italia, Francia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania e Austria.

Si partirà venerdì per concludere domenica: tre giorni ad alta intensità, con oltre 10 mila metri di dislivello complessivo. Sede di partenza, arrivo e quartiere generale, Col Indes di Tambre. Si partirà venerdì pomeriggio, con la Col Indes – Piancavallo. Il giorno dopo si andrà da Piancavallo a Col Indes mentre domenica si concluderà con la Col Indes – Col Indes. Accanto alla gara a coppie ci sarà anche la “Classic” individuale e non agonistica, voluta come occasione promozionale. «Continua la collaborazione con Piancavallo, una collaborazione nata qualche anno fa e che riteniamo essere la strada giusta», ha affermato Diego Svalduz, presidente del comitato organizzatore. «Eventi come questo sono ossigeno per il territorio e sono occasioni per far conoscere l’Alpago e più in generale la montagna bellunese in Europa. Nulla di tutto quello che facciamo sarebbe possibile senza l’aiuto delle aziende e delle istituzioni che ci supportano e dei trecento volontari che lavorano, volontari che come diceva Corrado Azzalini, sono l’anima della Transcavallo».

«I percorsi verranno definiti nel dettaglio nei prossimi giorni, anche in base ad eventuali precipitazioni», ha affermato Vittorio Romor, responsabile tecnico dell’evento. «Novità importante è il ritorno a Col Indes, una soluzione logistica che crediamo possa essere vincente». Diversi sono stati gli interventi alla vernice della 36ª Transcavallo: tra questi quelli del consigliere nazionale Fisi e responsabile Promotour Fvg Enzo Sima, del presidente di Fisi Veneto Roberto Bortoluzzi e di diversi amministratori. —



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