Turrin entusiasta:«Quanta gente per il Giro in Israele»

CATANIA. «Mai vista tanta gente così ad applaudirci sulle strade».
Il feltrino Alex Turrin rientra in Italia dopo le tre tappe israeliane del Giro numero 101, il suo primo Giro d’Italia, con negli occhi lo spettacolo della folla che ha accompagnato l’esordio della corsa rosa in questo inedito segmento corso in Medio Oriente.
«È stato veramente impressionante il numero di persone presenti», dice il corridore della Wilier Selle Italia, chiamato davvero in extremis, martedì 1 maggio, a sostituire Filippo Pozzato (rientrato per le condizioni di salute del padre) al Giro. «Per me questo Giro rappresenta la prima partecipazione a un evento a tappe World Tour e devo dire che è tutto un altro mondo».
Per voi della Wilier Selle Italia il bilancio dei primi tre giorni non è male.
«Abbiamo raccolto un secondo e un quarto posto con Jakub Mareczko. Non è male no, anche se volevamo una vittoria. Ma contro un Elia Viviani in questo stato stato di forma e la Quick Step c’è stato davvero poco da fare: in questo momento hanno una marcia in più. Ma siamo fiduciosi e speriamo che venerdì, sul traguardo di Praia a Mare (provincia di Cosenza, ndr) “Kuba” possa regalarci qualcosa di bello».
Il tuo bilancio?
«Posso ritenermi soddisfatto anche se dopo cinque giorni senza bicicletta (Turrin si era preso qualche giorno di riposo dopo che gli era stata comunicata la no partecipazione al Giro, ndr) la condizione non può definirsi brillantissima. Comunque sto recuperando e per la seconda settimana di Giro dovrei essere a posto. Quando le tappe lo permetteranno, cercherò di farmi vedere. Nelle prime due tappe tutti abbiamo corso per Mareczko: io sono entrato in azione ai meno 25 chilometri dal traguardo, con il compito di tenerlo davanti. Nel finale di gara mi sono defilato per evitare rischi e risparmiare energie. A pilotarlo ci ha pensato il “treno” che al Giro è stato portato apposta per lui, vale a dire il terzetto composto da Liam Bertazzo (il padovano è compagno di camera di Alex ,ndr), Marco Coledan ed Eugert Zhupa».
Come hai trascorso il giorno di riposo?
«È stato un giorno di riposo … relativo. Ci siamo svegliati alle cinque per prendere l’aereo che da Eilat ci ha portato in Sicilia. Nel pomeriggio, poi, abbiamo pedalato per un’ora e mezzo, per smaltire l’aereo».
Chi tra i favoriti ti ha impressionato di più?
«Tom Dumoulin è magrissimo, secondo me è quello che attualmente ha maggiori chance di vittoria. Anche la maglia rosa Rohan Dennis sta pedalando forte. Chris Froome? Credo stia pagando un po’ la caduta occorsagli durante la ricognizione».
Oggi il Giro vivrà la quarta tappa, la prima in Italia. Si andrà da Catania a Caltagirone, 198 chilometri vallonati, con l’ultimo tutto in salita e tratti che raggiungono il 13 per cento. Domani la quinta tappa proporrà la Agrigento – Santa Ninfa mentre giovedì ci sarà il primo arrivo in salita, sull’Etna da un versante inedito.
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