Union Feltre, battere il Campodarsego per pensare in grande

Di fronte allo Zugni due squadre in grandissima salute Bianchini rilancia Malacarne e non pensa al mercato
Di Gianluca da Poian

FELTRE. Sette punti l'Union Feltre, nove il Campodarsego. Scoppiano di salute le due contendenti che domani pomeriggio allo Zugni Tauro si scontrano in un match d'alta classifica. I padovani hanno vissuto un inizio di stagione altalenante, culminato con l'esonero di Enrico Cunico e l'arrivo in panca di Cristiano Masitto; però sono terzi con 23 lunghezze e non sono molto lontani dalla Triestina.

Più continua l'Union Feltre, che rispetto ai padovani ha solo la "colpa" di averne pareggiate di più. Ci sarà, stando ai presupposti, da divertirsi.

Bianchini, eppure loro domenica con l'Este hanno faticato, mentre a voi è mancato solo il gol a Cordenons.

«Però chi vince ha sempre ragione», spiega il tecnico, «e non mi fido di chi racconta che stanno facendo fatica soprattutto dal punto di vista atletico: ricordo che stiamo parlando di una squadra costruita per vincere il campionato, con giocatori di categoria superiore come Lauria e Radrezza».

Hanno ancora possibilità di inserirsi nella corsa per ora a due tra Mestre e Triestina?

«Assolutamente sì. Quattro o cinque punti dal secondo posto non sono niente. Non ho ben la certezza del distacco con la Triestina perché preferisco guardare la classifica solo sotto di noi, davanti mi interessa meno per ora».

Avrete il dente avvelenato per il pari in Friuli...

«Ma no, già martedì non ci pensavamo più. Bisogna guardare sempre avanti. Se ci siamo allenati per riuscire a concretizzare di più? Il lavoro svolto è stato lo stesso fatto nelle altre settimane».

Venendo alla formazione, oltre a Gjoshi e Bedin mancherà lo squalificato Salvadori: giocherà Malacarne?

«Sì, è forse l'alternativa più adatta per quel ruolo».

Intanto si avvicina il mercato. Visto che state facendo bene, non ha paura dell'interesse di squadre d'alta classifica per qualcuno dei suoi?

«No, non ci penso neanche a dir la verità. Mi spiego: secondo me i giocatori stanno prendendo sempre più consapevolezza dell'importanza del ragionare come gruppo e andarsene da qui è difficile. E’ chiaro che, se arrivasse la chiamata dai professionisti per uno o più ragazzi, sarei contento; non bisogna mai pensare solo al proprio orticello».

Pure Vianello, destinato a lasciare a breve, ha dichiarato di voler evitare l'argomento mercato sino a dicembre.

«E’ la conferma di quello che ho appena detto. Se lo dice un giocatore che per vari motivi ha giocato poco assume ancora più significato».

Chi invece gioca eccome è Cossalter. Ma manca il gol...

«Ma non deve diventare un'ossessione per lui, anzi. Col tempo farà gol. L'importante è che continui ad allenarsi bene».

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