Union Feltre, ora c’è anche la firma
FELTRE. E pure la firma c'è. Adesso indietro non si torna più. L'Union Feltre è pronta e, anche se in maniera legale sarà attiva dal primo luglio, da questo momento inizierà a ragionare come principale formazione del territorio feltrino. Venerdì sera le ultime assemblee da una parte e dall'altra e poi la prima ufficiale. Alle 20.30 del 29 aprile 2016 quindi il calcio provinciale ha preso atto di un cambiamento impensabile fino a qualche anno fa. La tradizione granata e la freschezza neroverde unite assieme. E così, anche se manca la conferma dal campo che potrebbe arrivare oggi ad Abano, Feltre tornerà il palcoscenico di un campionato come la serie D.
Consolidamento. Una società ampia sotto tanti punti di vista. 42 soci, 11 membri nel consiglio direttivo con il presidente Nicola Giusti. Insieme per lavorare su più fronti. A partire da quello sportivo. «Non ci possiamo permettere voli pindarici», spiega il numero uno dei verdegranata. «Questo deve essere chiaro. Nelle ultime settimane tutti gli aspetti amministrativi hanno richiesto il massimo delle attenzioni, per cui la gestione sportiva è stata un attimo accantonata. E poi non siamo ancora salvi matematicamente con l'Union, anche se speriamo proprio di farlo oggi il punto che dovrebbe bastare. Certo, in testa ho le mie idee e nella prima occasione utile le esporrò al nostro consiglio d'amministrazione. Rispetto a quest'anno il salto di qualità sarebbe tenere ancora più lontana la zona "tremenda" della classifica. Va tutto eseguito passo dopo passo. L'aspetto più importante però sono i titoli del settore giovanile che ci porteranno a iscrivere, nei giovanissimi e negli allievi, una squadra Élite e una Sperimentale».
Giusti commenta il percorso che ha portato all'unione.
«Un percorso articolato, partito all'incirca lo scorso autunno. Vogliamo diventi la squadra non solo della città di Feltre, ma che anche rappresenti i comuni di Seren, Pedavena e Fonzaso, parte integrante della storia del Ripa. Mi permetto di ringraziare il presidente Brambilla per la disponibilità, il socio storico granata Cecilio Dal Zotto e Gianvittore Maccagnan per tutto quello che ha fatto per la Feltrese».
Sulla stessa linea di pensiero Alberto Brambilla, ufficialmente fuori ma pronto a collaborare dall'esterno e entusiasta all'idea di tornare a riassaporare il derby con il Belluno.
«In qualche momento sono state usate le migliori capacità diplomatiche. In generale, però, per lo meno per quanto riguarda il nostro consiglio, la validità del progetto è sempre stata riconosciuta. Un passo storico quello che assieme all'Union è stato fatto e già penso alla super sfida provinciale con i cugini".
Sulla fuoriuscita dello stesso Brambilla e di Maccagnan c'è una precisazione. «Per chi non segue nello specifico le vicende può far scalpore, ma non volevamo dare alcun alibi con la nostra presenza. Se si vorrà saremo ben contenti di dare una mano».
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