Union Feltre, pari meritato in casa della corazzata Triestina
TRIESTE. Arzignano e Triestina. In fila. Sembrava una sorta di missione impossibile chiudere imbattuti questo mini ciclo terribile. E invece l'1-0 con i vicentini della scorsa settimana viene prolungato dallo 0-0 a Trieste. Neanche a dire che è un pareggio salutato come un'affermazione. Forti gli alabardati, nulla da dire. Ma in questo caso non abbastanza per superare la fame e la grinta della squadra di Bianchini.
Che sta prendendo sempre più consapevolezza dei propri mezzi e, almeno nel primo tempo, non ha rinunciato a provare sortite offensive.
Nella ripresa i feltrini capiscono che serve prima di tutto non prenderle e dietro fanno passare davvero poco.
E importa tutto sommato niente il non poter quasi mai ripartire e quindi creare pericoli alla porta di Voltolini. Contro la favorita alla vittoria finale si sapeva che gli spazi sarebbero stati pochi. Un punto, dunque, che va a premiare una squadra che non ha mai dato reale segno di essere in affanno. E bene così, perché non si possono dimenticare le sfortune della settimana. In quattro fuori, ossia Ghedini, Celentin, Dal Monte e all'ultimo momento anche il secondo portiere Mattiuzzi. Poi, nel finale del primo tempo, anche Dall'Ara che si ritrova con un taglio allo zigomo dopo uno scontro aereo con Dos Santos. Ma i sostituti non hanno tradito. A partire da Alex Cossalter, scelto da Bianchini come avanti del 4-2-3-1. Un classe 2000 che non ha mai mostrato paura o altro. Giocate di buon livello, propensione al sacrificio e corsa da vendere. Si parte con l'Union Feltre che conferma il 4-2-3-1. Rispetto al match con l'Arzignano Dall'Ara va centrale al posto di Dal Monte, a destra c'è Gjoshi e Madiotto rileva Podvorica come esterno alto di sinistra, lasciando appunto Cossalter terminale offensivo. La Triestina si presenta forte dei 6 punti ottenuti tra Careni e Cordenons, così l'unica vera sorpresa è l'esclusione di Turea per lasciare posto a Carraro. I "neri" ospiti affidano volentieri al duo Madiotto - Rondon il tocco palla per dare il via agli sviluppi offensivi, sfruttando le sponde di Cossalter.
Per dire, arrivano anche due corner di fila poco prima del quindicesimo e un paio di sviluppi interessanti conclusi però male. Triestina pericolosa con un tiro a lato di Pizzul e con un pallone messo dentro da Serafini sul quale Dos Santos non arriva a due passi dalla porta. Trova il gol Aquaro, ma è offside sulla punizione di Carraro, mentre Scaranto è bravo a deviare una bella botta di Franca. Tutto sommato però per il resto l'Union non si fa intimorire e resta sul pezzo.
Nel frattempo fuori Dall'Ara e Malacarne, il subentrante, va a sinistra con Salvadori che si sposta al centro. C'è da stringere i denti nella ripresa ma, se si esclude qualche conclusione e colpo di testa a lato di non molto, l'unica vera parata di Scaranto è una conclusione da fuori di Franca deviata nello specchio da Dos Santos.
E' già entrato Corteggiano nei padroni di casa, eppure la squadra di Andreucci sbaglia spesso l'ultimo passaggio.
L'Union regge, soffrendo ma senza sbandare e più passano i minuti più si convince che il pari può arrivare. Solo brividi sui tiri dell'ottimo Leonarduzzi e di uno spento Serafini. Man mano che si avanza l'Union alza un po' il baricentro. La stanchezza però impedisce di orchestrare grosse ripartenze, pur con l'ingresso di Podvorica già avvenuto. Il colpo di testa timbrato Franca, alto, è l'ultimo sussulto triestino. Poi, dopo quattro di recupero, l'Union Feltre può fermarsi a sorridere.
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