Union Feltre, servono due giovani

Venturin, Loat e Scaranto i punti fermi, dubbi Trento e Mattiuzzi
Di Gianluca da Poian
GIAN PAOLO PERONA- PERONA- PEDAVENA- PRESENTAZIONE RIPA
GIAN PAOLO PERONA- PERONA- PEDAVENA- PRESENTAZIONE RIPA

SEREN DEL GRAPPA. Fatiche al termine. Oggi al Boscherai c'è l'ultimo allenamento stagionale per l'Union. Venerdì invece la sgambata finale tra giocatori, staff, dirigenti e tifosi, prima della cena che sarà anche il momento del rompete le righe. Chiusa di fatto la stagione sportiva, da adesso è in fermento quella societaria, dopo il primo Cda di ieri sera.

Non dovrebbe mancare molto a sapere qualcosa in primis sulla posizione di mister Lauria, anche se ormai la mancata riconferma è quasi ufficiale. Sul nuovo mister ci sarà invece ancora da aspettare.

Capitolo fuoriquota. Il ds Marcello Bizzotto, pur attendendo di confrontarsi con i senatori del gruppo, sta iniziando i ragionamenti sui fuoriquota. Il prossimo anno serviranno obbligatoriamente in campo un 1996, due 1997 e un 1998, sostituibili eventualmente da uno più giovane. Della rosa attuale, ad uscire dal lotto degli under è Halil Gjoshi, che verrà comunque riconfermato. Sui 1996 l'Union è già a un buon punto, avendo in rosa sia Simone Loat che Diego Venturin. Da capire se resterà Andrea Cibin, dopo un anno molto travagliato.

Anche per l'annata 1997 la situazione non è di emergenza. Col Bassano pare ci sia già una bozza di accordo per tenere il portiere Christian Scaranto, e lo stesso dicasi per Enrico Savi con il Montebelluna. Dura resti il portiere di riserva Mattiuzzi, mentre Trento, sempre di proprietà Bassano, ha giocato poco e bisognerà capire se vale la pena rinnovare il prestito.

Ne serviranno quindi almeno altri due, ma il vero punto di domanda è legato ai 1998. Sempre del Bassano è Niccolò Celentin, che ha convinto con la Juniores ma di fatto non ha mai avuto spazio in prima squadra. Lo stesso dicasi per Ciro Guarino, spesso in panchina ma mai utilizzato. Chiaro che non può bastare e servirà per forza qualcun altro.

Felicità Venturin. Come detto, uno dei ragazzi che più ha giocato nella stagione appena conclusa è Diego Venturin. Il regista non può che essere soddisfatto dello spazio avuto.

«Un anno positivo, sia a livello personale che di squadra. Inizialmente non pensavo neppure di poter scendere in campo così tante volte, anche perché nel mio ruolo c'era Casella. Poi, assieme agli altri ragazzi, sono cresciuto ma devo ringraziare molto la squadra che mi ha aiutato e il mister per la fiducia nei miei confronti».

C'è anche tanta voglia di restare. «Deciderò con la società, ma mi farebbe piacere. Sperando che resti anche buona parte del gruppo con cui mi sono trovato alla grande».

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