Vergogna ultrà ad Auronzo, ululati razzisti contro Keita

AURONZO DI CADORE. Il Padova ad Auronzo esce con onore dal test amichevole contro la Lazio, inchinandosi “solo” 2-1, con Altinier che pareggia il vantaggio di Cataldi e Djordjevic a siglare la rete decisiva. Argomenti per essere soddisfatti, insomma, ce ne sarebbero, ma se la squadra di mister Brevi sul campo ha fatto la sua egregia figura, non si può dire altrettanto per alcuni tifosi biancoscudati, protagonisti di un brutto episodio di razzismo nei confronti del senegalese Keita.
Erano almeno un centinaio i tifosi padovani che si sono presentati ad Auronzo per seguire la squadra nell’amichevole di cartello contro i biancocelesti, nonostante il giorno infrasettimanale.
Tra i tanti cori di sostegno, purtroppo, nel corso del primo tempo, da un ristretto gruppo di tifosi biancoscudati, si sono alzati anche dei deprecabili “ululati” a chiaro sfondo razzista all’indirizzo dell’attaccante laziale. Il giovane senegalese, dopo aver incassato in silenzio per una buona mezz’ora, alla fine ha risposto: dopo aver fornito a Djordjevic l’assist per il raddoppio si è infatti rivolto direttamente ai supporters biancoscudati, portando l’indice alla bocca e zittendoli definitivamente. Con la Digos padovana, sul posto a garantire il servizio pubblico con i colleghi bellunesi, che potrebbe anche fare rapporto su quanto accaduto.
Ferma condanna, e tanta amarezza per quegli ululati razzisti nelle parole di Giuseppe Bergamin (che ha raggiunto Auronzo assieme a Edoardo e Roberto Bonetto). «Non riesco a capire il perché si ripetano questi episodi nei confronti dei giocatori di colore», il commento del presidente, che già nella scorsa stagione si era espresso in maniera analoga dopo la multa ricevuta dalla società per i fischi nei confronti di Jallow in occasione del derby con il Cittadella. «È una cosa inaccettabile e sgradevole. Invito chi si comporta in questa maniera a cambiare registro, perché è un comportamento maleducato e facciamo una brutta figura».
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