Vince la politica, Treviso ripescato
L’Eccellenza (con la Feltrese) passa a 17 squadre, calendario da rifare
FELTRE
. Cattivo viso al Treviso. Quello che si temeva è successo. L’Eccellenza B sale a 17 squadre: il Comitato Veneto è stato costretto a inserirci controvoglia la retrocessa in Lega Pro, poi esclusa per problemi economici e con il Comune. L’ordine è arrivato dall’alto, da Roma. Dopo le pressioni da parte dei politici trevigiani, dal sindaco Gianpaolo Gobbo fino al ministro per le Politiche agrigole, Luca Zaia: il presidente federale Giancarlo Abete ha firmato una specie di decreto contro il quale il numero uno del comitato regionale Giovanni Guardini non può fare niente, se non dire signorsì: anzi, deve ricompilare il calendario già pubblicato. Il segretario Maurizio Pozzi se n’è occupato ieri sera e, tra oggi e domani, ci dovrebbe essere la nuova griglia. C’è stata anche una votazione, durante la quale ogni consigliere regionale ha detto la sua: «Ho votato contro l’inserimento del Treviso, spiegandone i motivi, ma il nostro parere non è vincolante - spiega il bellunese Fiorenzo Perotto - nel senso che, se Abete ha deciso così, non c’è niente da controbattere».
Una contenta, 16 no. La nuova società biancoceleste sarà felice, mentre le sedici squadre del giorne B non lo saranno di sicuro, anche perché il girone dispari comporta tutta una serie di disagi, dai turni infrasettimanali a quelli di riposo: «Credo che non si sia valutato proprio questo aspetto - riprende Perotto - il nuovo Treviso è soddisfatto, perché una categoria l’ha trovata, dopo che la precedente gestione aveva portato a una situazione d’ incertezza. Rimane il fatto che, di solito, si riparte dalla Terza categoria e non dall’Eccellenza. Capisco il disappunto delle altre società, quello che non comprendo è come mai adesso si lamentano, quando fino a ieri hanno accettato di giocare delle amichevoli con questa squadra».
Guardini: «Politica». Il numero uno regionale allarga le braccia e spiega: «E’ evidente che si tratta di una decisione ”politica”, per quanto la Figc l’abbia adottata, avendone la facoltà. Noi applaudiamo all’inserimento di una formazione dal nome altisonante, che rappresenta una delle città più importanti del Veneto, ma al tempo stesso l’amarezza è grande, perché con questo atto vengono lesi i diritti di tutte le altre società, che si sono comportate bene, rispettando le regole».
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