Vittozzi perfetta, Italia di bronzo
PYEONGCHANG (COREA). Bronzo da 10 e lode per Lisa Vittozzi. Dopo aver sfiorato il podio nella mass start sabato, ieri la “plodar sniper” sul podio è salita, insieme ai compagni della staffetta mista Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch. Bronzo per gli azzurri, bronzo come quattro anni fa alle Olimpiadi di Sochi quando a conquistare il terzo posto furono Wierer, Windisch e Hofer insieme a Karin Oberhofer.
Gara ad alto tasso di emozione, con un finale trepidante a causa del ricorso della Germania per una presunta irregolarità in volata di Windisch. Ricorso respinto dopo oltre mezzora e libero sfogo alla gioia azzurra.
Dieci e lode per Vittozzi: la sappadina, cresciuta alla scuola dei Camosci, è stata la più brillante del quartetto: partenza decisa e due poligoni perfetti, portati a termine a grandissima velocità. Ha perso qualcosa sugli sci, ma è riuscita a cambiare in testa. Wierer si è ritrovata gomito a gomito con Laura Dahlmeier e ha retto bene nel primo giro. Al secondo poligono, però, la ragazza di Anterselva ha sbagliato, dovendo quindi usare tutte e tre le ricariche per coprire i cinque bersagli, arrivando al cambio con una trentina di secondi di ritardo da Dahlmeier, uscita invece dal poligono con un solo errore.
In terza frazione Hofer è riuscito a limitare gli errori, ma Francia e Norvegia rinvenivano forte da dietro arrivando all’ultimo cambio insieme all’altoatesino a una trentina di secondi dal tedesco Arnd Peiffer. Ultima frazione: Windisch insegue la Germania insieme al norvegese Emil Hegle Svendsen e al francese Martin Fourcade.
Alla prima serie di tiri, Fourcade saluta i due compagni di viaggio e si riporta sulla Germania. All’ultimo poligono Fourcade si assicura l’oro e Svendsen ipoteca l’argento. Peiffer sbaglia e deve fare un giro di penalità, Windisch esce dal poligono insieme al tedesco e poi lo batte in volata. È bronzo!
Il lavoro bellunese dietro le quinte. Una medaglia è frutto anche del grande lavoro che viene svolto dallo staff di uno squadra e di un atleta. E nello staff del biathlon i bellunesi sono davvero tanti. Luca D’Incau è il responsabile Fisi delle strutture degli sci per le discipline nordiche, mentre nel gruppo di lavoro specifico del biathlon ci sono Roberta Strim, Orazio De Martin, Giuseppe Cioffi e Luca Molin Pradel.
«Questa Olimpiade ci sta regalando emozioni e soddisfazioni indescrivibili», esulta quest’ultimo. «Anche per la staffetta mista siamo riusciti a lavorare bene ed eravamo performanti come materiali. Questa medaglia è un’opera corale, la staffetta mista è la gara che premia la completezza di gruppo e per questo ha un valore speciale. Festeggiamenti? Al momento blandi perché qui è ormai notte».
«La premiazione ufficiale sarà oggi e poi si andrà a Casa Italia per festeggiare», dice ancora il tecnico zoldano. «Lì il clima e l’accoglienza sono fantastici, sarà da brividi quando entreranno con la medaglia al collo».
La classifica: 1. Francia (Marie Dorin Habert, Anais Bescond, Simon Desthieux, Martin Fourcade) 1.08.34.3 (0+4); 2. Norvegia (Marte Olsbu, Tiril Eckhoff, Johannes Thingnes Boe, Emil Hegle Svendsen) +20”9 (1+11); 3. Italia (Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer, Doominik Windisch) +26”9 (0+7); 4. Germania (Vanessa Hinz, Laura Dahlmeier, Erik Lesser, Arnd Peiffer) +27”2 (1+7); 5. Bielorussia (Nadezhda Skardino, Darya Domracheva, Sergey Bocharnikov e Vladimir Chepelin) +55”5 (0+3); 6. Finlandia.
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