Il cuore è del Belluno Volley ma passa il Sorrento e conquista la finale di Coppa Italia

Tutto esaurito al palasport di Longarone e grande spettacolo. I campani vincono i primi due parziali ma i cambi nel sestetto bellunese ribaltano il match. Fatali due palle nel finale di quinto set 

Nicola Pasuch
Un attacco di Alberto Saibene
Un attacco di Alberto Saibene

Ad un passo, forse meno, dall’impresa. A Longarone il Belluno Volley perde 3-2 contro la squadra più forte della serie A3, la Romeo Sorrento, nella prima semifinale, la più attesa, della Del Monte Coppa Italia.

La squadra campana si giocherà il tricolore oggi alle 18, sempre al palasport di Longarone, che ieri pomeriggio ha offerto un colpo d’occhio degno di un grande evento sportivo.

Ma è stata una qualificazione sudatissima, quella ottenuta da Sorrento, contro un Belluno mai domo che, finito sotto di due set (ai vantaggi il primo, più netto il secondo) si è lanciato in una generosa rimonta e ha portato la sfida al tie-break, dove è stato battuto con il minimo scarto (15-13).

La partita

Nel sestetto iniziale, Marzola si affida ai fedelissimi: Ferrato e Mian sulla diagonale palleggiatore-opposto, capitan Saibene e Loglisci sulle bande, Mozzato e Basso al centro, Martinez libero. A gara in corso, però, saranno poi le panchine a fare la differenza.

Dopo un avvio di gara molto tirato, è il Belluno ad arrivare per primo in doppia cifra (lungolinea vincente di Mian per il 10-8). Il primo doppio vantaggio dei campani, invece, si registra solo in chiusura (20-18).

Marzola pesca dal mazzo Schiro (per Mian) e, dopo il servizio del numero 4, Loglisci a muro fa 23 pari. Belluno ha tra le mani la prima palla set della semifinale ma il trevigiano Pol la annulla, portando il primo round ai vantaggi. Lo stesso Pol firma anche l’attacco che risolve la prima frazione (26-24).

Sorrento, galvanizzata, riparte fortissimo in avvio di secondo parziale e in un batter d’occhio si trova avanti 6-1. Inevitabile il timeout voluto da coach Marzola, che sin dall’inizio del secondo parziale aveva scelto di confermare Schiro, questa volta però al posto di Saibene. La Romeo fa +8 (10-2) e così Marzola si affida all’esperienza di Bisi per Mian. Proprio il numero 9 dà la scossa – alla squadra e al pubblico – provando a lanciare la rimonta dei padroni di casa si avvicinano sì fino al meno quattro (22-18) ma non riescono a fermare la corazzata biancoverde (25-20).

Quando le sorti del match sembrano ormai segnate, il Belluno dà il via alla rimonta: dapprima va avanti 10-8 con un mani fuori di Bisi, poi piazza il +3 con Basso (16-13 e timeout avversario), quindi sale fino al 20-13 ancora grazie al solito Bisi.

Nel finale Sorrento annulla un primo set point ai ragazzi di Marzola che poi chiudono il set con la giocava vincente di Mozzato al centro (25-18).

I rinoceronti sfoggiano la stoffa migliore nel quarto set. Ferrato, e non è più una novità, si mette in proprio e fa 15-11. Loglisci alza il muro (16-11) e fa esplodere l’entusiasmo della tifoseria locale esultando proprio sotto alla tribuna centrale in cui siede il presidente Sandro Da Rold. Nel momento giusto, Mian rientra in campo per Bisi e timbra l’ace che spiana definitivamente la strada al massimo vantaggio bellunese. Un muro monumentale di Ferrato (24-16) e la battuta oltre la linea di fondocampo di Wawrzyczyc (25-17) valgono il tie-break.

Belluno gioca sulle ali dell’entusiasmo. Sul 4-1, è timeout Sorrento, che con un controparziale di 4-1 rimette in pari il confronto (5-5). Al cambio campo, Belluno si trova sempre avanti 8-7. Ma Sorrento la ribalta ancora (11-9). Loglisci (12 pari) e Mian (13 pari) tengono in vita i rinoceronti. Poi un videocheck battezza out la palla del 14-13 e Tulone a muro fa 15-13. Sul taraflex tricolore di Longarone, Sorrento festeggia sotto ai suoi cento tifosi.

Belluno esce tra gli applausi del pubblico. —

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