Volley donne A1: Conegliano passeggia alla Spes arena davanti a 1.400 persone

Gioli e compagne sbrigano la pratica Castellana Grotte in quattro set
Un muro di Simona Gioli su Okaka
Un muro di Simona Gioli su Okaka
BELLUNO.
Spes, uno spasso. Castellana, uno strazio. I 1400 di Lambioi hanno capito la differenza, che passa tra chi prende regolarmente i schei e chi finora ha incassato solo una mensilità e pochi spiccioli. Le coneglianesi se la sono inspiegabilmente complicata, ma alla fine hanno vinto la sesta di ritorno di A1. Le pugliesi hanno potuto contare solo sull'orgoglio, non certo sulla condizione fisica o le motivazioni.

Con questi tre punti, le trevigiane inseguono sempre il sesto posto che vale i play off, senza complicazioni.

La... Dama Castellana.
Ingresso con le bimbe del minivolley di Belluno e Comelico ed è l'unico momento in cui il primo quarto d'ora è equilibrato. La Spes è una principessa e il Castellana Grotte la sua donna delle pulizie. Incredibile la differenza tra i due sestetti. Due muri consecutivi di Moretti su Gioli per il 4-3 illudono Castellana di potersela giocare, ma poi comincia qualcosa di peggio di un brutto sogno. Alla Spes Conegliano riesce tutto, anche se la regista Sangiuliano cerca poco l'opposta romena Turlea, mentre nell'altra metà campo le pugliesi si muovono fra le ortiche. Non c'è nulla da dire, se non ricordare il risultato: 25-9, come fra straricche e squattrinate.

Scusate il ritardo.
L'incontro comincia per davvero, quando Castellana ha ripreso confidenza con il pallone, dopo una settimana senza allenamento. Cambio campo le ragazze di Radogna iniziano a lottare sul serio. Okaka mette a terra i primi palloni e sarà proprio la ragazzona di colore a pareggiare 22-22, con un paio di attacchi vincenti. Ma la Spes doma i brividi: Rabadzhieva rimette il nasino avanti, Moretti invece spedisce lungo e, al secondo set ball, chiude Turlea. Il vero panico assale le pantere nel terzo set: sul 20-20 firmato da Turlea, si spengono tutte le buone idee e sotto rete è Moretti a fare la padrona: la prima palla vale il ventiquattresimo punto e chiama il time out di Nesic, la seconda è quella del 25-22.

Tie break, no grazie.
La situazione inizia a essere dura da gestire per chi pensava di sbrigarsela in un'oretta, cambi campo compresi. Meno male per le coneglianesi che la fast di Gioli comincia a funzionare con continuità, per i tre punti di fila, che portano al 12-8. ll quarto set è ormai segnato e gli ultimi colpi toccheranno a Rabadzhieva. La Spes fa festa, ma non sembra ancora uscita dalla crisi.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi