Volley: Sisley, sarà Belluno la nuova «casa»?

Il progetto non è per nulla campato in aria: ma servono 5 milioni l'anno
Una splendida veduta dall’alto della Spes Arena mercoledì sera nel corso della finale di andata
Una splendida veduta dall’alto della Spes Arena mercoledì sera nel corso della finale di andata
BELLUNO.
Casualmente... Belluno. Ma se la Sisley si spostasse in città anche per le partite del campionato di A1, dopo averci giocato quelle di Champions League e di Coppa Cev? E' possibile per tutta una serie di motivi, ma ci vuole un imprenditore o un gruppo di aziende bellunesi disposte a spendere 5 milioni di euro. E' il costo di una stagione da primi posti. Il presidente dell'Alpifind, Mario Bez ci sta lavorando.

E intanto stamattina parte per la Polonia, dove domani la Sisley giocherà la finale di ritorno della Cev con lo Zaksa Kedzierzyn Kozle, partendo alla sconfitta al tie break della Spes Arena. Di fronte a 2520 spettatori, ai quali è mancata solo la vittoria. Un numero che sta facendo riflettere il presidente trevigiano Alessandro Benetton e il procuratore generale Pasquale Gravina. Detto che la famiglia Benetton lascerà basket e volley? «Non è impossibile che la Sisley si sposti a Belluno anche per il campionato - ammette Bez - sono sempre in contatto con loro e so che questa è una delle ipotesi. L'idea dei Benetton è quella di cedere i diritti della squadra a titolo gratuito, pertanto l'operazione non è improbabile; chiaro che, eventualmente, bisognerà approfondire il discorso».

Lavori in corso.
Dopo aver fatto un figurone in mondovisione, Bez e la Pallavolo Belluno non stanno perdendo un minuto: «La crisi economica non aiuta, certo da parte mia sto cercando di muovermi in diverse direzioni, parlando con gli imprenditori che conosco e che possono essere interessati a questo genere di proposta. Il pubblico di Belluno ha dimostrato una volta di più di avere fame di grande pallavolo e direi che queste serate sono state davvero molto belle. L'altra sera c'era veramente un bellissimo clima, peccato solo per il risultato finale».

I soldi che servono.
Quello che bisogna capire è quanti denari ci vogliono. Occorre una multinazionale o basta qualcosa di meno? «La Sisley volley è una società per azioni, di conseguenza ha un bilancio pubblico. Ebbene: loro stanno spendendo 5 milioni di euro per tutta la stagione, un importo che nel calcio può non essere sufficiente a pagare un solo giocatore. Non stiamo parlando di cifre astronomiche, ma biosgna pur sempre trovarle».

Il nome? Anche Sisley.
La squadra granata ha sede e gioca a Treviso. Ci sarebbero dei problemi con la denominazione, se davvero dovesse sportarsi in riva al Piave? «Si chiama Sisley Volley, perché non si riduce a Treviso, ma vuole rappresentare tutta la nostra regione. No, non ci sarebbero problemi: anche a Belluno la squadra potrebbe continuare a chiamarsi così, con un marchio conosciuto nel mondo».

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