Zanette sceglie Busto Arsizio, la bellunese alle lombarde di A2
e prova una nuova esperienza.
«È una piazza importante
dove potrò crescere ancora
e togliermi delle soddisfazioni»
BUSTO ARSIZIO
Elisa Zanette ha scelto Busto Arsizio. L’opposto bellunese classe 1996 è stata ingaggiata dalla Futura Giovani e disputerà il prossimo campionato di serie A2.
Zanette, 193 centimetri d’altezza ed un’esperienza ormai consolidata nei campionati di A oltre che in Champions (dove vanta otto presenze), ha alle spalle diverse stagioni in massima serie, l’ultima delle quali disputata con la maglia di Cuneo.
La crescita pallavolistica della giocatrice bellunese è iniziata nel vivaio del Volleyrò. Ma già a diciott’anni è approdata nel volley dei grandi, quando ha risposto positivamente alla chiamata della Igor Volley Novara con cui ha subito conquistato una Coppa Italia. Di lì a poco è arrivata anche la chiamata in azzurro (con la nazionale Under 20 che ha ottenuto la medaglia di bronzo ai mondiali in Porto Rico).
L’azzurro ha contraddistinto anche la stagione successiva, con la maglia del Club Italia, importante trampolino di lancio per una serie di esperienze di rilievo in A2, tra Palmi, San Giovanni Marignano e Mondovì. Poi il ritorno in A1, prima nella “sua” Novara, poi a Cuneo.
«Sono molto soddisfatta e felice di essere qui», sono le sue prime parole da giocatrice di Busto Arsizio al momento della presentazione con la Futura Giovani. «È stata una scelta sicuramente ponderata», spiega, «ho sentito parlare molto bene della società e fin da subito ne ho avuto la riprova, ho capito di essere in un ambiente ambizioso, serio con obiettivi importanti. Credo, inoltre, che Busto sia una piazza molto importante ed il posto giusto per me per permettermi di crescere ulteriormente e toglierci insieme delle belle soddisfazioni. Sarà molto importante fare gruppo e dovremo essere brave a trovare la giusta alchimia all’interno del team in senso ampio, squadra e staff completo. Questo penso sia un aspetto decisivo perché nel corso della mia carriera ho visto anche in passato squadre molto forti tecnicamente e tatticamente perdere campionati, proprio perché mancava al loro interno questa caratteristica, dunque ciò sarà fondamentale per fare bene».
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