C’era del propilene vicino al tabià di Domegge collassato per l’incendio di giovedì scorso. Chi ne capisce qualcosa, dice che si tratta di una sostanza incolore e inodore, poco solubile in acqua ed estremamente infiammabile. Una presenza sospetta, che sta convincendo la procura che l’incendio sia stato il gesto volontario di qualcuno e non un evento casuale.