Belluno: fallisce in aula il riconoscimento all'americana
I testimoni indicano come autrici di una serie di furti due donne che non c'erano nulla
L’interno di un’aula del tribunale di Belluno
BELLUNO. Erano accusate di aver messo a segno una serie di furti, fallendone altri, nel triangolo Belluno-Sedico e Trichiana, tra l'aprile ed il giugno 2009. Nelle foto mostrate dai carabinieri, subito dopo i colpi, i testimoni le avevano riconosciute con certezza. Ieri, in aula, hanno indicato le persone chiamate dai carabinieri a sostenere con le imputate il confronto all'americana. Per questo motivo Maria Olivieri, 34 anni, e Genni Levakovic, 24 (difese dagli avvocati Dario Chiarenza e Francesco Rasera Berna) sono state assolte per totale assenza di prove nei loro confronti. Alla Olivieri, la pubblica accusa contestava alcuni furti e tentati furti in abitazioni di Trichiana. Secondo l'accusa, tentò un furto in una casa con alcuni complici nella speranza di sottrarre beni ad un'invalida del posto: il proposito non riuscì in quanto del fatto si accorse un vicino dell'anziana, emigrante con lei in Svizzera, che mise in fuga i ladri poi scappati su un'auto guidata dal "palo". Ad entrambe le imputate, la Olivieri e la Levakovic, si contestava poi un tentato furto: quello del giugno 2009 nell'abitazione di una negoziante. Il metodo era semplice: una distraeva la commerciante, mentre il complice saliva le scale fino all'appartamento sovrastante e iniziava a rovistare nei cassetti, salvo poi dover scappare una volta scoperto dal proprietario: questi, pur non camminando bene, riuscì a mettere in fuga il ladro. Il terzo episodio imputato solo alla Olivieri, assieme a complici mai identificati, era per un furto messo a segno Belluno ai danni di due inquilini il 15 aprile 2009. Chiedendo notizie sugli affitti della zona, distraevano gli inquilini, mentre il complice entrava in camera da letto, rubando 1000 euro in contanti e oggetti in oro alla sorella. Con analogo procedimento furono messi a segno in quel periodo altri tre furti a Sedico. Ieri dunque, in aula, tre testimoni non hanno riconosciuto le imputate nel gruppo di persone che dovevano dare vita al confronto all'americana. Anzi, sono state quelle che nulla c'entravano ad essere indicate come probabili autrici dei furti.
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