“Chef in punta di dita” premiato Raffaele Minute
SANTA GIUSTINA. Il Feltrino vanta un altro primato da leccarsi i baffi. I piatti del santagiustinese Raffaele Minute hanno conquistato la giuria del concorso “Chef in punta di dita” dedicato ai finger food (è cibo mangiato con le mani, a differenza di quello per il quale si usano un coltello e una forchetta, bacchette o altri utensili). Il cuoco di Santa Giustina ha vinto il primo premio come singolo Under 30 della gara che si svolge ogni due anni in seno alla Tecno food di Padova fiere e ha visto sfidarsi circa venticinque concorrenti. Tema culinario di questa edizione, i prodotti caseari italiani. «Sono andato a ricercare i nostri con l'obiettivo di valorizzarli e farli conoscere», racconta lo chef Minute, che lavora a Venezia, all'osteria Al Pesador vicino al ponte di Rialto, dove ha portato il fagiolo Gialet, la farina di Grum e due formaggi che ha usato anche al concorso. Vincerlo «è stata una soddisfazione».
La manifestazione “Chef in punta di dita” si è svolta nei giorni dal 30 novembre al 3 dicembre e in rappresentanza dell'équipe regionale cuochi del Veneto, insieme a Minute hanno partecipato Mattia Cavestro e Gianluca Bacchin. Lo chef santagiustinese si è aggiudicato la medaglia d'oro dell’evento organizzato dalla rivista di settore Zafferano grazie a quattro piatti a base di prodotti tipici del bellunese, diventati i preferiti dei giurati della Tecno food, che hanno premiato con il terzo posto Gianluca Bacchin. Tenendo come base di partenza il territorio dolomitico, lo chef santagiustinese Raffaele Minute ha presentato alla giuria della manifestazione quattro finger food a base di prodotti tipici del bellunese: wafer croccante di farina d'orzo bellunese farcito al formai Campon d'Avena (azienda Val di Lamen) con croccantini di zucca e gelè al melograno; roccia di Piave stravecchio dop (Lattebusche) con polenta biancoperla (mulino Grum Villabruna) affumicata al nero, pioppini arrostiti fiamme e griglia; cipolla ripiena con formaggio maturato nella paglia (formaggi di speloncia) patata allo zafferano e basilico; cornetto di porro con zigher (azienda Agostini) noci pecan, ribes e pera disidratata.
Giusto per far tornare l'acquolina in bocca anche a chi non ha assaggiato le pietanze da primo premio. Per il Feltrino è il secondo riconoscimento culinario nel giro di una settimana. Il primo lo aveva conquistato il fagiolo Gialet della Valbelluna, presidio Slow Food, cucinato da Beatrice Secco alle Fagioliadi, una gara semiseria di legumi che si tiene a Lucca. In quel caso la competizione ha visto diciotto fagioli “presidio” a confronto.
Raffaele Scottini
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