Da tutto il mondo per il gelato: «Ora va tutelato»
LONGARONE. Da tutto il mondo a Longarone Fiere per la Mig, arrivata all’edizione numero 58. Investitori e autorità sono giunti dal Brasile, con la comunità gemellata di Urussanga presente con il sindaco, c’erano poi imprenditori da Belgio, Camerun, Spagna, Kazakistan, Azerbaijan, Polonia, Repubblica Ceca, Croazia, Ungheria e ancora una volta la delegazione del Marocco con il vice console Aziz El Farji.
«Il marchio Mig sempre più esporta il made in Italy nel mondo», spiega il presidente dell’ente fiera Giorgio Balzan, «in questi mesi siamo stati in Sud America, nella principale fiera mondiale del turismo a Londra, in Slovenia e presto con la Regione andremo anche a Berlino. Questa è la forza del mondo del gelato artigianale che, conservando la sua tradizione, continua comunque a rinnovarsi. Non stupisce, quindi, che ci siano ben 230 marchi presenti quest’anno in fiera con la rappresentanza di 16 paesi esteri».
Il governatore Zaia ha tagliato il nastro insieme ai vertici di Longarone fiere, al sindaco Padrin e ai parlamentari bellunesi.
«La Mig è la casa dei gelatieri», ha aggiunto il sindaco e presidente della Provincia Roberto Padrin, «di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi. Sono partiti dalle nostre terre e ci hanno reso famosi in tutto il mondo. I giovani dovrebbero imparare da loro la passione e l’arte di una storia che nessuno potrà mai portarci via».
«La sfida è quella di tutelarci a livello europeo», è anche il pensiero di Filippo Bano, neo presidente di Artglace ovvero la confederazione dei gelatieri italiani in Europa, «il consumatore deve sapere quello che mangia, come si fa con normative precise in Germania ma non negli altri paesi dove non c’è la distinzione con il gelato industriale che è tutta un’altra cosa. Dobbiamo fare tutti sistema, come quando abbiamo raggiunto il prestigioso traguardo della creazione della giornata europea del gelato».
A questo proposito il presidente della Mig Fausto Bortolot ha ricordato uno degli appuntamenti più importanti della rassegna ovvero un convegno di livello europeo sui controlli igenico sanitari nel mondo del gelato, in programma oggi alle 14.
«I nostri veneti», ha detto il presidente della Regione Luca Zaia, «sono partiti più di 100 anni fa per fare i gelati e hanno dimostrato il loro valore in tutto il mondo. E oggi i risultati si vedono. I gelatieri sono uomini e donne che hanno scelto questo mestiere come missione di vita. Dobbiamo tutelarci, soprattutto a livello europeo, da chi tenta di utilizzare il marchio del gelato artigianale in modo improprio. La Regione ha sempre le porte spalancate perché i gelatieri devono sentirsi sempre come a casa loro».
Spazio anche per le prime premiazioni di questa edizione. Il 22° premio “Maestri Gelatieri” è andato a Ignazio Di Maio, gelatiere napoletano trapiantato in Belgio dove a Liegi ha aperto una sua attività da oltre 40 anni e dedica il suo impegno e passione nell’associazione dei gelatieri francofoni.
Premiata anche la famiglia Vivoli che da quattro generazioni ha un’apprezzata gelateria a Firenze sopravvissuta anche all’alluvione del 1966. Il quinto premio “Innovazione Mig Longarone Fiere” va invece all’azienda pesarese Ifi spa. L’idea da loro proposta è il progetto “Gelato Popapp” ovvero una sorta di laboratorio per la gelateria portatile.
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