Decine di furti nelle case del Bellunese, arrestati due nomadi

I due, Alessio Caris, 40 anni, e Massimo Caris (20), originari di Travesio (Pordenone), sono ritenuti responsabili di 27 furti compiuti nella provincia di Belluno (tra il feltrino e l'alta Valbelluna) ed una quarantina tra le province di Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste
FELTRE. Devono rispondere di una lista di circa 70 di furti in casa e nelle automobili due nomadi sinti arrestati dai carabinieri di Feltre, in collaborazione con i colleghi di Spilimbergo (Pordenone), sulla base di un ordine di custodia emesso dal Tribunale di Belluno.


I due, Alessio Caris, 40 anni, e Massimo Caris (20), originari di Travesio (Pordenone), sono ritenuti responsabili di 27 furti compiuti nella provincia di Belluno (tra il feltrino e l'alta Valbelluna) ed una quarantina tra le province di Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste.


Con loro sono stati denunciati altri quattro uomini. Le indagini erano state avviate già nel dicembre 2009, dopo una serie di furti in abitazione compiuti tra Trichiana e Limana, nel bellunese.


Il gruppetto criminale prendeva di mira quasi esclusivamente case ed autovetture in sosta. Altri cinque colpi attribuibili alla banda sarebbero stati messi a segno in territorio austriaco, e per questo i carabinieri hanno fornito collaborazione all'autorità di polizia di Villach e Klagenfurt.


Complesse le tecniche investigative messe in campo dai carabinieri per giungere all'individuazione del gruppetto di super-ladri: per non dare nell'occhio ed eludere i controlli delle pattuglie nelle località turistiche, gli indagati si spostavano con auto diverse, percorrendo anche 500 km in un solo giorno, e vestiti elegantemente assumevano le sembianze di vere e proprie famigliole in vacanza, composte da marito, moglie e bimbi accomodati nei seggiolini posteriori delle vetture.

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