EssilorLuxottica, i sindacati si organizzano
agordo
Sindacati bellunesi impegnati a costruire un sistema di rappresentanza dei lavoratori all’interno del Cda del nuovo colosso dell’occhialeria EssilorLuxottica.
Domani, infatti, nascerà il gruppo da oltre 16 miliardi di euro di fatturato e 55 di capitalizzazione, nato dall’unione del gruppo italiano dell’occhialeria di Leonardo Del Vecchio e quello francese delle lenti.
Sempre domani, inoltre, è in programma il cda a Parigi che dovrà avallare il conferimento delle azioni Luxottica di Delfin (la finanziaria di Del Vecchio) in Essilor, e la società francese cambierà nome in EssilorLuxottica.
Dal giorno successivo sarà scambiata alla borsa di Parigi con quel nome. Poi, l’11 ottobre la società invierà alla Consob il prospetto relativo all’offerta pubblica di scambio obbligatoria sulle restanti azioni Luxottica (Delfin ha il 62,5%). Il via libera della Consob è atteso entro il 26 ottobre e l’offerta si terrà tra il 29 ottobre e il 27 novembre.
Questa operazione industriale, se da un lato viene salutata positivamente dal territorio bellunese, dall’altro però viene guardata con attenzione per capire cosa significherà per l’occupazione locale.
«È prematuro oggi dare un giudizio», precisano i segretari dei sindacati di categoria Nicola Brancher (Femca Cisl), Rosario Martines (Uiltec Uil) e Denise Casanova (Filctem Cgil). «Ancora non abbiamo gli elementi per poterlo fare. Attendiamo l’incontro del 19 ottobre che abbiamo chiesto per avviare la discussione sul rinnovo del contratto integrativo, per saperne di più e avere dei dettagli maggiori sull’operazione. Operazione che sarà uno dei temi centrali del confronto». Ma i sindacati tengono a precisare che se da un lato la nascita di EssilorLuxottica darà il via ad un colosso dell’occhialeria che permetterà di vedere la realizzazione di lenti ma anche di montature all’interno di uno stesso gruppo, dall’altro ci sono due mondi industriali che si incontrano: quello italiano e quello francese. «E in Francia il sindacato può partecipare, con diritto di parola, alle riunioni del consiglio di amministrazione, mentre in Italia non è previsto», precisa Martines, a cui fa eco Brancher: «Ed è proprio su questo punto che siamo impegnati: per costruire un sistema di rappresentanza degli interessi dei lavoratori italiani a dimensione dell’impresa. Cosa peraltro non semplice».
«Finché ci sono il cavalier Del Vecchio e il suo braccio destro Francavilla ci sentiamo tranquilli sul futuro dello stabilimento agordino di Luxottica», dichiara il sindaco di Agordo, Sisto Da Roit che saluta con interesse la mega operazione che darà vita ad un colosso mondiale. «Per ora è presto per dire come andrà a finire. La cosa importante sarà capire chi verrà nominato amministratore delegato. Da quanto so per i primi tre anni le due società, cioè Luxottica e la francese Essilor, avranno pari peso all’interno del consiglio di amministrazione, quindi siamo tranquilli. Poi dovremo vedere quali saranno le scelte imprenditoriali. Quello che posso dire è che l’operazione industriale che partirà lunedì è importatissima e dimostra la lungimiranza del cavalier Del Vecchio».
Ma resta l’incognita per il territorio. «La nascita di un gruppo così forte e grande potrebbe essere una garanzia di continuità, ma sicuramente in questo colosso, Agordo e il suo stabilimento diventeranno un punto in mezzo ad altri piccoli punti. Per questo vedremo se le scelte imprenditoriali si allontaneranno dal locale». —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi