Ferie monetizzate a Luxottica? La Dtl dice che non si può
AGORDO. La monetizzazione del giorno di Ferragosto con conseguente decurtazione di un giorno di ferie negli stabilimenti Luxottica per la Direzione territoriale del lavoro (Dtl) di Belluno non si può fare. Anzi, la Dtl dice anche che questo comportamento andrebbe sanzionato, ma che la Direzione non ha competenza per farlo. Una vittoria per l’Adl Cobas e il suo rappresentante Giovanni Boetto, che nel luglio scorso aveva rivendicato questo diritto tramite il suo referente in Luxottica.
Il sindacato aveva evidenziato che negli stabilimenti di Luxottica, se il Ferragosto era infrasettimanale veniva pagato, togliendo però un giorno dal monte ore ferie del lavoratore, cioè dai 20 giorni previsti dal contratto collettivo e dalla legge; se invece cadeva di sabato o domenica la festività veniva pagata, ma non veniva trattenuto il giorno di ferie.
La vicenda era stata portata prima all’attenzione dell’azienda senza avere risposta, e poi alla Direzione del lavoro per la conciliazione. Ma all’appuntamento i rappresentanti aziendali non si sono presentati. La Dtl ieri ha espresso il suo parere che dà ragione al sindacato che ora pensa di adire alle vie legali per rivendicare i propri diritti.
«Quello che ha fatto Luxottica», commenta Boetto, «è una violazione di un fondamento della civiltà sul piano del rapporto di lavoro. È stata una conquista dei lavoratori definire che le ferie non sono monetizzabili: anche se si tratta di un solo giorno resta un fatto grave. Peccato, perché avevamo dato a Luxottica la possibilità di ragionare insieme su questo punto, invece ha preferito snobbarci. La Fondazione studi dei consulenti del lavoro a livello nazionale, infatti, precisa che questi comportamenti sono sottoposti a una sanzione amministrativa che va da 130 a 780 euro massimo, per ogni singolo lavoratore e per ogni anno di mancate ferie».
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