Francavilla: «Serve un po' di serietà»

Il vice presidente di Luxottica ricorda gli inizi: «Eravamo in 40, ora siamo in 62.000»
Luigi Francavilla con il sindaco di Agordo e il presidente della Camera di Commercio
Luigi Francavilla con il sindaco di Agordo e il presidente della Camera di Commercio
BELLUNO.
Un riconoscimento a coloro che si sono impegnati nel campo dell'economia, del turismo, dell'arte, dell'associazionismo, ma anche in cariche pubbliche e nelle carriere civili e militari, in attività svolte nel volontariato, a fini sociali, umanitari e filantropici. Si è svolta ieri nella sede della Prefettura di Belluno, nell'ambito delle celebrazioni per i festeggiamenti per i 65 anni della Repubblica, la cerimonia di consegna dei diplomi di onorificenza dell'"Ordine al merito della Repubblica Italiana" e delle tessere di "Maestro del lavoro". Tante le autorità civili e militari presenti all'evento.

C'erano i sindaci di molti Comuni della provincia, i rappresentanti delle associazioni di categoria e i comandanti delle forze dell'ordine. Senza però dimenticare familiari e parenti degli insigniti dell'onorificenza. In totale 29 le persone premiate.

«Bellunesi», evidenzia il prefetto Maria Laura Simonetti, «che hanno fatto una scelta di vita, fondata sull'impegno per rendere migliore il territorio. Ed è tramite loro che emerge una provincia che è storia, natura, arte e cultura, ma anche impegno, solidarietà, vita attiva».

E infatti riconoscimenti sono andati a chi si è distinto in ambito imprenditoriale, dell'educazione e del sostegno ai giovani e a chi è in difficoltà, nelle attività volte a garantire la sicurezza del territorio.

Sono emerse anche diverse esperienze di lavoro e di vita. Come quella di Luigi Francavilla, insignito del titolo di "Grande ufficiale", presidente di Luxottica Srl e vice presidente della Luxottica Group Spa. «Sono ottimista sul futuro della nostra provincia», afferma, «credo però che dovremo imparare dall'estero un po' più di serietà. Belluno per fortuna è messa abbastanza bene da questo punto di vista. Ogni tanto penso a quando ho iniziato nel 1955 in Svizzera facendo l'operaio. Nel 1968 tornavo in Italia: alla Luxottica eravamo 40, ora siamo in 62 mila».

Ricordi di tempi passati anche quelli di Carlo Pomaré, "Ufficiale" della Repubblica Italiana. Il direttore dell'albergo Miramonti di Cortina ha puntato l'attenzione sulla preoccupante fuga dei giovani dalla provincia. Così come Renato Scarzanella, da ieri "Cavaliere", che per 30 anni ha vissuto in Germania svolgendo la professione di gelataio. «Non era possibile fare molta vita sociale», sottolinea, «si lavorava per 7 mesi tutto il giorno senza avere delle giornate libere. Ai giovani dico di non scoraggiarsi, avere pazienza e rischiare, soprattutto se vogliono continuare a vivere in montagna. È importante che ci provino, qualche possibilità c'è, anche se forse purtroppo solo nel turismo».

Particolare la storia del sarto e maestro artigiano Luigi Fant, "Grande ufficiale", figlio di un maestro di taglio che iniziò la propria attività nel 1928 e che sposò una sua allieva, sarta anche lei. Nel 2007 le creazioni di Fant sono state le uniche a sfilare a Taiwan.

E poi c'è anche il settore dell'arte, in questo caso della musica, con Ernesto Bellus, insignito del titolo di "Commendatore". «Spero che le nuove generazioni crescano sotto l'aspetto culturale. Per Belluno in questo campo c'è ancora strada da fare, ma senza dubbio molto è stato fatto. Nel 1965, quando ho iniziato, c'erano solo una scuola, la Miari, e le bande di Sedico, Ponte, Lentiai, Alpago e Cortina. Educando i giovani si possono realizzare tanti progetti».

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