Il progetto della biblioteca allarma le associazioni
SEDICO. Associazioni preoccupate, consiglieri scettici. Il progetto del centro culturale all’ex scuola alberghiera (l’intervento finanziato da Luxottica con oltre due milioni di euro) divide il consiglio comunale. Da un lato c’è la maggioranza, che assicura: «Nessuna associazione sarà sfrattata». Dall’altro la minoranza, che lamenta «poca condivisione del progetto».
Mercoledì sera in consiglio comunale si sarebbe dovuto approvare il progetto preliminare e, insieme, la variante urbanistica al piano regolatore, ma la mancanza di un parere del Genio civile ha costretto il sindaco Stefano Deon a ritirare il punto.
Del progetto si è però discusso grazie a un’interrogazione presentata da Piera Arrigoni (Cittadini al centro). «Al primo piano dell’edificio ci sono i volontari del sangue, il Ctg, gli aeromodellisti, il coro Voci in valle e l’associazione Giardini», ha evidenziato la Arrigoni. «Se al primo piano sarà messa la nuova biblioteca, dove andranno queste associazioni?».
Alcuni presidenti sono preoccupati e due ore prima del consiglio hanno incontrato i consiglieri di minoranza, visionando anche il progetto preliminare. Il sindaco ha ribadito che l’amministrazione non ha alcuna intenzione di sfrattare nessuno: le associazioni dovranno solo traslocare nel nuovo edificio che sarà costruito in ampliamento all’ex istituto alberghiero. Avranno tutto il piano terra (150 metri quadrati) a disposizione.
«Ma gli spazi sono inferiori rispetto a quelli che occupano oggi», sono sbottati a margine del consiglio Carlo De Paris e Alessandro Bianchet.
Perplessi anche per il fatto che il progetto sia stato «calato dall’alto e non condiviso con i futuri fruitori del centro culturale. Non è nemmeno stato contattato il bibliotecario per chiedergli se valesse la pena realizzare una biblioteca tanto ampia». Deon ha incontrato alcune associazioni, separatamente, e ha intenzione di convocarle tutte una volta che sarà stato approvato il preliminare. Secondo le minoranze, però, sarebbe stato più giusto chiamarle prima, «per evitare di stravolgere un progetto già fatto. È sembrata una decisione calata dall’alto», ha detto Carlo De Paris a consiglio terminato.
Il consiglio di mercoledì si è aperto con la trattazione della settima variazione al bilancio. L’ha illustrata l’assessore Alessandro Buzzatti. All’interno ci sono maggiori entrate per il recupero degli omessi versamenti dei tributi comunali negli anni scorsi (68 mila euro recuperati), maggiori spese per le riparazioni dei mezzi comunali («stiamo avviando la sostituzione dei macchinari, alcuni molto vecchi», ha detto Buzzati), risparmi dovuti al pensionamento del responsabile dell’ufficio tecnico, allo slittamento dell’arrivo del nuovo vigile e sull’indennità di carica degli amministratori (-19 mila euro).
Per quanto riguarda gli investimenti, l’aumento degli oneri di urbanizzazione, unita a un riordino dei capitoli di spesa, organizzati in macro voci, permetterà di effettuare alcuni interventi per la sicurezza stradale (il marciapiede in via Belluno, la rotatoria a Maieran, l’autovelox che sarà messo a Candaten) e per la sicurezza idrogeologica (il secondo stralcio del canale a San Felice). Le minoranze hanno chiesto delucidazioni su alcuni interventi, la variazione è passata con il loro voto contrario.
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