In 1.043 chiedono più corriere e incentivi all’utilizzo delle bici
AGORDO
«Valcozzena ha dato quello che poteva, ora per respirare servono nuove tratte di corriere, incentivi e spinte all’uso dei mezzi pubblici e delle biciclette».
Sono 1043 i lavoratori dello stabilimento Luxottica che hanno sottoscritto le richieste avanzate all’azienda dalle rappresentanze sindacali della commissione trasporti. Firme che nei giorni scorsi sono state consegnate all’azienda in attesa di chiedere e ottenere un incontro, magari prima delle ferie di agosto. La questione da risolvere è quella dei parcheggi. «Ormai a Valcozzena di spazio non ce n’è più e non è che a noi della commissione ci piaccia l’idea di una cementificazione totale – dice Valentina Da Rold che fa parte della Commissione trasporti Cgil – per questo abbiamo formulato delle richieste all’azienda per ovviare al problema».
Certo, qualche posto potrebbe essere ricavato ancora. Motivo per cui la commissione ha reiterato la proposta di recuperare circa 25 stalli nella zona di sosta degli autobus di fronte ai cancelli. Per il resto, tuttavia, si punta a vedere meno auto. «Abbiamo chiesto l’estensione del servizio a turno sulla tratta da e per Caprile e Gosaldo – dice Da Rold - un servizio che già esiste per Belluno, Feltre (svolto direttamente da DolomomitiBus) e Falcade (svolto da privato) e che riteniamo vada potenziato. Per Gosaldo abbiamo caldeggiato anche un accordo tra DolomitiBus e Trentino Trasporti».
Per far sì che i lavoratori lascino a casa l’auto e salgano sul mezzo pubblico, la commissione chiede anche di rivedere le tariffe per la tratta che da Agordo porta a Valcozzena. «Tantissimi dipendenti di Agordo – dice Da Rold – vengono in fabbrica in auto. Siamo convinti che se ci fosse una riduzione della tariffa, magari creandone una ad hoc, per la tratta Agordo-Valcozzena, in molti potrebbero optare per il trasporto pubblico collettivo, riducendo il problema del traffico».
In linea con tale scopo è anche la richiesta per favorire l’utilizzo della bicicletta. «Riteniamo – spiega Da Rold – che, soprattutto nella stagione estiva, si potrebbe adeguare una zona nel parcheggio interno dell’azienda. Già oggi c’è un’area destinata alla sosta delle bici e dei ciclomotori, l’idea è di ampliarla. Il tutto contestualmente all’installazione di colonnine per la ricarica delle biciclette elettriche che vengono sempre più utilizzate». Se qualcuna delle soluzioni prospettate andassero in porto, forse verrebbero meno anche le multe da parte della polizia locale di Agordo a coloro che parcheggiano dove non è consentito. «Le lamentele dei lavoratori ci sono – conclude Da Rold – riteniamo che in alcuni casi ci sia un accanimento. Se vengono a vedere alle 8 e trovano delle auto parcheggiate dove non si può posso capire la sanzione, ma se vengono alle 14, quando c’è lo scambio dei turni, allora la cosa è diversa». —
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