In cucina tra i fornelli e un missile sugli sci: così Luca Corso sconfigge la disabilità
LA STORIA
Una medaglia d’oro in super G e due argenti in slalom e gigante ai recenti Giochi nazionali invernali Special Olympics a Bardonecchia non lo distraggono dal suo obiettivo: «La mia professione è in cucina». Luca Corso, 23 anni di Lamon, ha la sindrome di Down, ma basta parlarci insieme qualche minuto e si capisce che lui è già andato oltre la disabilità. Fa un po’ di tutto e con ottimi risultati e ha le idee chiare sul suo futuro nel settore della ristorazione. Sugli sci ci va da parecchi anni, ma quest’inverno ha fatto il salto di qualità quando è entrato in uno dei gruppi dello Ski team Vallata Feltrina, alleato dal maestro Carlo Dalla Rosa.
Tra i fornelli, dopo una serie di esperienze maturate in giro per l’Italia _ un’esperienza emozionante a Roma per preparare il pranzo per l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al ristorante Dolada dove ha contribuito a realizzare il ricettario dell’Associazione italiana persone Down _ e a Barcellona, dove ha fatto pratica con il servizio in sala, da inizio anno ha cominciato a lavorare nella Trattoria Aurora, lo storico locale di Feltre della famiglia Bassani che dall’edizione 2019 si fregia della menzione all’interno della Guida Michelin.
Qui, Luca affianca in cucina lo chef Patrik Bonan e il suo assistente Marco Teo, nella preparazione quotidiana delle pietanze. «Qui è come essere in famiglia», afferma, «perché conosco Giusy Bassani dai tempi in cui frequentavo l’Enaip di Primiero. Mi trovo molto bene e il mio obiettivo è lavorare in cucina».
La buona volontà non gli manca e allora eccolo allenarsi un paio di volte alla settimana sulle piste da sci del Lagorai insieme ai ragazzi dello Ski team Vallata Feltrina: «Abbiamo trovato la giusta formula per aiutarlo a migliorare sugli sci», spiega il tecnico Carlo Dalla Rosa, «e devo dire che i risultati di Bardonecchia ci danno ragione. Luca ha tanta buona volontà e sta dando tanto al gruppo anche sul piano umano. Anche gli altri ragazzi del gruppo stanno beneficiando della sua presenza. Sono molto soddisfatto».
Più soddisfatto ancora è lo stesso Luca: «Ho cominciato a fare tutte le specialità, dallo slalom al super G e i risultati a Bardonecchia sono stati molto buoni. Ci sono state tre giornate di gare. Prima sono arrivati i secondi posti in slalom e gigante, poi, nell’ultima giornata ho vinto l’oro nel super G. In passato avevo partecipato ad altre gare sempre con altri ragazzi con la sindrome di Down, ma questi risultati sono senz’altro i più importanti che ho conquistato».
Corso gareggia non solo per lo Ski team Vallata feltrina, ma anche per lo sci club 21 di Padova e lo Sport club 2 di Trieste. Adesso mi sto preparando per i campionati in programma a marzo ad Asiago. ».
In cucina si fa ben volere: «È molto bravo», dice lo chef Bonan, mentre Luca snocciola le sue specialità: «Mi piace preparare la base per le salse e i ragù, mentre tra i secondi mi riescono bene i finocchi gratinati e la pizzaiola alla romana». Lontano dai fornelli, Luca, appoggiato completamente dai genitori, non si fa mancare neanche la musicoterapia: «Suono il pianoforte e devo ringraziare la mia maestra Marzia Da Rold con la quale mi esercito a Bolzano Bellunese».
Per non farsi mancare nulla, ecco la tessera all’Associazione marinai d’Italia: «Mi ha iscritto mio zio Luciano che ha fatto il marinaio per tanti anni in Africa», aggiunge ancora Luca che elenca con orgoglio le tante sfaccettature della sua famiglia: «Sono di Lamon, ma mia mamma è originaria del Belgio, poi ho parenti in Friuli, a Bologna, in Svizzera, a Fonzaso. Mi piace avere così tanti contatti».
Il lavoro chiama. Il tempo di una foto con lo staff dell’Aurora e Luca torna in cucina. C’è il menù del pranzo da preparare, i colleghi lo reclamano e la disabilità finisce in un angolo. Dimenticata. —
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