Luxottica, arriva anche il microcredito

Agordo. Nel nuovo sistema di welfare aziendale la novità sono i prestiti per pagare le spese urgenti. Soddisfatti i sindacati
Agordo, 12 ottobre 2006. Lo stabilimento della Luxottica azienda produttrice di occhiali
Agordo, 12 ottobre 2006. Lo stabilimento della Luxottica azienda produttrice di occhiali

AGORDO. Luxottica vara il microcredito di solidarietà, per dare una mano ai lavoratori e alle loro famiglie che si trovano davanti a spese urgenti e importanti – perché si ammala un familiare, perché un genitore ha bisogno di assistenza, perché c’è il figlio da mandare all’università – e che faticano a trovare credito dal sistema bancario, scongiurando così potenziali situazioni di disagio.

È questa una delle novità contenute nell'accordo sindacale che Luxottica ha annunciato ieri e che rinnova e amplia il Sistema Welfare dell'azienda. Un sistema nato nel dicembre 2009 e che viene applicato ai circa 8 mila dipendenti (operai e impiegati) dei sette stabilimenti produttivi italiani e dell’ufficio di Milano.

L’iniziativa del microcredito è la più innovativa: l’azienda ha inserito nell’accordo la valutazione e sperimentazione di «iniziative di sostegno finanziario a favore di dipendenti in difficoltà ad accedere ai canali ordinari del credito bancario e aiutarli ad affrontare spese non differibili in particolare mediche, scolastiche dei figli e di assistenza agli anziani».

«Si tratta di un'iniziativa molto importante», spiegano da Luxottica, «che si pone l'obiettivo di aiutare le famiglie che devono far fronte a spese e oneri di prima necessità, cercando di prevenire le difficoltà. Il Comitato di Governance sarà deputato nelle prossime settimane a definire le modalità operative con cui attuare questa iniziativa».

«L’accordo di oggi», dichiara Piergiorgio Angeli, direttore Risorse Umane Operations e Relazioni Industriali di Luxottica, «rappresenta un ulteriore importante passo verso l’adozione di metodologie innovative e flessibili a tutela dei lavoratori. Il Welfare Luxottica è ispirato dalla “cultura della qualità” condivisa da management e lavoratori che, limitando gli sprechi e attenendosi alle regole della produzione, guadagnano un surplus reinvestito in welfare».

Per Angeli si tratta di «un circolo virtuoso che induce i dipendenti a un maggior coinvolgimento nell’elevare gli standard qualitativi e organizzativi, ricavando così dalla diminuzione dei costi di produzione le risorse destinate al welfare aziendale. Una pratica economicamente sostenibile che costituisce anche un sistema d’incentivazione, collegato a indicatori di qualità aggiornati di anno in anno».

Soddisfatti anche i sindacati con cui il sistema è stato concordato. «Il rinnovo dell’accordo sul welfare aziendale Luxottica, con l’arricchimento delle prestazioni», dice Sergio Spiller, segretario nazionale generale aggiunto Femca–Cisl, «è un fatto molto importante perché dimostra che si possono gestire positivamente le relazioni sindacali senza togliere spazio alla contrattazione integrativa che ne è invece esaltata e arricchita nei contenuti. L’accordo sul welfare si conferma come uno strumento molto flessibile in grado di adeguare la gamma degli interventi alle trasformazioni dei bisogni».

Per Giuseppe Colferai, segretario provinciale Filctem Cgil, «questo secondo tempo di sistema welfare Luxottica cerca di cogliere le osservazioni emerse dal questionario cercando di dare le risposte alle esigenze dei lavoratori e dell’azienda. Il comitato di governante, inoltre, si sta impegnando al fine di restituire anche al territorio parte delle risorse aziendali. È questo un esempio di come sia possibile, quando c'è la volontà delle parti, riuscire a dare risposte ai problemi dei lavoratori». Infine Paolo Da Lan, segretario provinciale Uiltec Uil, sottolinea come l'accordo sia «la riprova che la bilateralità attuata nei luoghi di lavoro porta grandi risultati per le persone che rappresentiamo. Il Comitato rappresenta i bisogni evidenti dei lavoratori, ma anche quelli nascosti che incidono sulle persone».

(g.san.)

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