Luxottica cambia l’orario di lavoro Femca Cisl insorge
AGORDO
«L’orario di lavoro non è uno strumento di flessibilità». A dirlo a chiare lettere è la Femca Cisl in risposta a quanto avvenuto qualche giorno fa nello stabilimento agordino di Luxottica.
«Nei giorni scorsi», precisa la rsu della Femca Cisl, Paolo Chissalè, «ad alcuni colleghi è stato imposto di cambiare orario di lavoro con un preavviso praticamente inesistente. Questo è accaduto sia ai lavoratori in somministrazione, che chiaramente hanno un contratto più delicato e tendenzialmente sono portati a più o meno spontaneamente ad aderire alle sollecitazioni aziendali, sia a lavoratori dipendenti Luxottica».
«Cambiare orario di lavoro non è vietato, perché ci possono essere delle esigenze lavorative che impongono delle modifiche, ma siccome i lavoratori non sono macchinette con interruttore, possono avere altri impegni inderogabili, per cui bisogna dare il tempo alle persone di adattarsi. Cambiare orario significa tarare su questo la propria vita e non sempre è così semplice e banale fare il cambio. Ciascuno di noi ha una vita extra lavorativa. Per cui crediamo», prosegue Chissalè, «che l’azienda prima debba chiedere la disponibilità ad eventuali volontari. Se non ci sono, devi dare il tempo ai dipendenti di organizzarsi. Nessuno ha fatto le barricate contro i cambi di orario, visto che è sul contratto, ma non in questo modo. Col prossimo rinnovo del contratto, a questo punto, bisogna mettere i puntini sulle “i” in questo senso per evitare problemi».
Il rappresentante sindacale, quindi, invita i dipendenti a farsi assistere da un delegato. «È nel diritto di ogni lavoratore, fisso o interinale che sia, richiedere l’assistenza di un delegato sindacale, a sua scelta, per assisterlo nei colloqui. L’invito, quindi, è di avvalersi di questo aiuto prima di infilarsi in situazioni che poi si fatica a gestire», suggerisce Chissalè che, nella sua qualità di delegato, ha voluto stigmatizzare l’accaduto non solo con un documento comparso nella bacheca aziendale, ma anche nel corso della trasmissione radiofonica Radio Più. —
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