Luxottica-Essilor, «fusione a maggio»

L’ottimismo di Leonardo Del Vecchio al termine dell’assemblea: «La nuova holding vorrei quotarla anche a Milano»
Il vicepresidente e Ad di Luxottica, Francesco Milleri (s), e il presidente di Luxottica, Leonardo Del Vecchio all'assemblea degli azionisti, Milano 19 aprile 2018. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
Il vicepresidente e Ad di Luxottica, Francesco Milleri (s), e il presidente di Luxottica, Leonardo Del Vecchio all'assemblea degli azionisti, Milano 19 aprile 2018. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

AGORDO. «Pensiamo che la fusione con Essilor possa realizzarsi entro maggio, non lo dico per ottimismo ma perché ci credo».

Leonardo Del Vecchio, fondatore e presidente esecutivo di Luxottica, è come sempre molto chiaro e vede ben prima dell’estate la nascita del gigante delle montature e delle lenti che sarà presente in 150 Paesi, con 140 mila dipendenti e un giro d’affari di 17 miliardi l’anno. Probabilmente le autorità antitrust della Cina, l’ultimo Paese determinante per il closing dell’operazione, potrebbero chiedere «qualche piccola limitazione», ma «a noi niente, perché siamo molto più piccoli di loro e non abbiamo nessuna limitazione alla quale rispondere», aggiunge Del Vecchio, rispondendo ai giornalisti a margine dell’assemblea del gruppo dell’occhialeria a Milano. È possibile che la futura holding possa essere quotata anche a Milano oltre che a Parigi: «È mia intenzione, devo condividerla con gli altri», cioè Essilor, «ma credo che ci riuscirò», conclude Del Vecchio.

L’assemblea dei soci di Luxottica ha intanto dato il via libera al bilancio record del 2017, che ha superato quota 9,1 miliardi di euro. «Ma questo è solo l’inizio». Ne è convinto il nuovo amministratore Francesco Milleri, che assicura arriveranno «grandi soddisfazioni nei prossimi anni», anche grazie al piano di integrazione con Essilor.

Nel suo primo discorso pubblico, Milleri ha sottolineato che Luxottica negli ultimi tre anni ha lavorato per tornare ad essere «un’azienda semplice, veloce e coraggiosa», come la voleva il suo fondatore e presidente Leonardo Del Vecchio, tornato al vertice della società.

L’assemblea ha approvato ieri il dividendo in crescita del 10% a 1,01 euro (con data stacco cedola 23 aprile 2018). Il bilancio dell’esercizio 2017, chiuso con ricavi consolidati per 9,157 miliardi, è in crescita dello 0,8% nel confronto a cambi correnti rispetto al 2016 (+2,2% a cambi costanti). Il margine operativo lordo è in flessione dello 0,9% e l’Ebit in calo del 3,3% a 1,3 miliardi.

L’utile netto di gestione è fissato a 1,04 miliardi (+22, 4%) grazie ai benefici fiscali derivanti dall’adesione al Patent Box. «Penso che siamo un vero modello di multinazionale che pensa al centro ed esegue velocemente nei vari paesi», ha dichiarato l’ad, « spiegando che la velocità recuperata non è certo risultato di decisioni superficiali, ma frutto degli investimenti fatti in tecnologia, che ora permettono al gruppo, ad esempio, di avere in tempo reale i dati che provengono da ogni suo negozio nel mondo. L’operazione con Essilor è segno invece del coraggio mostrato da Del Vecchio: la fusione con i cugini francesi non è solo un’operazione di dimensioni, ma di business model».

Per quest’anno «ci aspettiamo una crescita del fatturato tra il 2% e il 4%, escludendo la fluttuazione dei cambi», ha previsto il cfo di Luxottica, Stefano Grassi.

Il consiglio di amministrazione neo-eletto di Luxottica, che rimarrà in carica per un solo anno fino all’approvazione del bilancio 2018, si è riunito al termine dell’assemblea dei soci e ha confermato Luigi Francavilla vice presidente e Francesco Milleri vice presidente e amministratore delegato del gruppo di occhialeria. L’azienda sarà invece presieduta dal fondatore, Leonardo Del Vecchio. Il consiglio ha dato atto che otto amministratori su dodici possono qualificarsi come indipendenti. È stato inoltre stabilito che Leonardo Del Vecchio, Luigi Francavilla, Francesco Milleri e Stefano Grassi sono consiglieri esecutivi. Il cda ha designato quali componenti del Comitato Controllo e Rischi i consiglieri indipendenti Elisabetta Magistretti, presidente, Luciano Santel, Cristina Scocchia, e quali componenti del Comitato Risorse Umane i consiglieri indipendenti Andrea Zappia, presidente, Marco Giorgino e Sabrina Pucci.

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