Luxottica, incentivo del 10% sul premio di produzione

Se il dipendente trasformerà il bonus in welfare, l’azienda aggiungerà un’altra piccola somma di denaro
AGORDO. Sarà un premio di risultato 2016 molto ricco (da un minimo di 830 a un massimo di 2.800 euro), quello che arriverà ai lavoratori di Luxottica nella busta paga di luglio. E nei giorni scorsi i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno siglato un accordo che permetterà di trasformare il premio in beni e servizi. L’accordo prevede un’attenzione particolare per le famiglie e per la salute, ma anche una bella novità: se i lavoratori dovessero decidere di trasformare il premio in welfare, oltre ad avere la somma netta in quanto non soggetta a tassazione, l’azienda aggiungerà un 10% in più del valore.

Ma andiamo per ordine. Il paniere di beni e servizi definito nell’accordo riguarda l’asilo nido, la scuola materna, le scuole private, le mense, le tasse scolastiche e universitarie, i libri di testo, l’assistenza agli anziani over 75 o ai non autosufficienti. Il dipendente potrà anche decidere di mettere l’intero premio all’interno della previdenza complementare e in questo caso l’ammontare non sarà soggetto a tassazione, come invece succede solitamente. Ma c’è di più: potrà anche decidere di spendere i soldi del premio in viaggi, in abbonamenti al cinema o per la palestra, per corsi di ogni tipo e comunque per varie attività dedicate al tempo libero.

Il lavoratore potrà decidere di trasformare tutto il premio o una parte di esso in beni e servizi. Potrà anche decidere di usufruire di una parte di esso entro l’anno in corso e far slittare all’anno successivo la somma rimanente, o utlizzarlo per pagare gli interessi del mutuo o dei prestiti. Insomma, le chance sono tante e diverse tra loro.

Inoltre, è stata riservata un’attenzione particolare alla genitorialità oltre che alla salute. Il premio, infatti, è legato, tra le altre cose, anche alle presenze del lavoratore. «Ecco allora che la maternità facoltativa, ovvero il periodo di aspettativa che un genitore si prende oltre a quello obbligatorio per accudire i figli, non sarà considerato come assenza, ma il lavoratore ai fini premiali risulterà presente. Non ci saranno quindi penalizzazioni per mamma e papà», precisa Denise Casanova della Filctem Cgil. Ma c’è di più: «I giorni di assenza accordati al dipendente per la malattia del figlio sono stati portati da cinque a sei e anche in questo caso la mancanza dal lavoro non sarà considerata assenza», precisa anche Rosario Martines della Uiltec.

«Si tratta di un accordo innovativo che cercheremo di riproporre anche il prossimo anno», commentano i sindacati, «e gli effetti potranno riversarsi sull’intero territorio bellunese in termini economici. Si tratta di un piccolo contributo per superare la crisi che attanaglia questa provincia».
(p.d.a.)


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