Luxottica, la staffetta famigliare fa posto a quella generazionale
AGORDO. Staffetta generazionale o famigliare alla Luxottica, il più grande e innovativo gruppo dell’occhialeria in Italia?
È il nodo delicato che si trovano a dover sciogliere Cgil, Cisl e Uil in questi giorni, alla vigilia di quella che potrebbe essere l’ultima trattativa sull’integrativo di gruppo, in programma giovedì e venerdì.
In altre parole, fino a che punto – ci si sta chiedendo – è giusto che i genitori lascino il posto ai figli? È comprensibile che ad Agordo, piuttosto che a Sedico, per dire solo due degli stabilimenti Luxottica, qualche padre, preoccupato per il futuro occupazionale del figlio - che, magari nonostante il diploma o, peggio, la laurea, non riesce a trovare impiego - ceda ai sentimenti e si renda disponibile a un part time per far entrare in gioco l’erede. È anche vero che questo “diritto di successione” andrebbe a cozzare contro evidenti esigenze di giustizia sociale. Perché, insomma, premiare i figli di papà e punire coloro che non hanno avuto la fortuna di esserlo? Dopo la prima ipotesi, enfatizzata anche nei media, della staffetta famigliare, i sindacati hanno scelto – ma vedremo il testo dell’accordo, se alla fine sarà effettivamente così - l’altra strada, quella appunto della staffetta tra anziani e giovani, ossia tra i dipendenti più vicini alla pensione, che trovano faticoso proseguire con l’attività, e i tanti ragazzi che cercano un posto di lavoro, all’inizio seppur a part time.
In primo luogo, guarda caso, gli interinali. Ce ne sono un migliaio, fra i vari stabilimenti del gruppo, ed è ovvia la loro aspirazione a stabilizzarsi.
Si sa che anche l’azienda ha maturato dei dubbi sulla staffetta famigliare. I prossimi giorni serviranno a fare definitiva chiarezza al riguardo. L’integrativo potrebbe maturare a fine settimana, già all’interno delle due giornate di incontri, a meno che non venga ritardato solo di qualche giorno, per ulteriori definizioni, ma le organizzazioni sindacali si sono impegnate a vararlo prima di quel 5 novembre, quando a Belluno i sindacati e i delegati delle diverse aziende italiane dell’occhialeria si riuniranno da ogni parte d’Italia per provare a stendere la piattaforma del nuovo contratto di lavoro. Contratto che su tanti punti sarà una fotocopia di quello aziendale, Luxottica appunto.
Un integrativo, quest’ultimo, che è atteso anche a Roma, dal Governo, perché la Legge di Stabilità mette in conto prospettive di patto generazionale, sull’esempio di quanto accadrà fra le Dolomiti. In questi ultimi giorni si stanno dunque appianando anche le diverse visioni all’interno del sindacato su un tema di giustizia sociale molto delicato. Tanto più delicato per le forti sensibilità sviluppate anche dal welfare particolarmente avanzato che da anni si pratica alla Luxottica.
Francesco Dal Mas
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi