Metalmeccanico, sciopero di straordinari e flessibilità

Così i sindacati bellunesi, unici in Veneto, hanno deciso di protestare contro il mancato rinnovo del contratto di lavoro da parte di Federmeccanica
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. Sciopero dello straordinario, della flessibilità e di qualsiasi orario aggiuntivo. Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil della provincia di Belluno hanno deciso, a sostegno delle lotte per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici, di proclamare questa particolare forma di protesta, a partire da lunedì scorso.

A essere interessati sono tutti i lavoratori del comparto, compresi quelli a termine e gli interinali, e tutte le altre forme contrattuali.

E seppur all’inizio, questa situazione sembra sia destinata a destare qualche preoccupazione tra gli imprenditori. «Alcuni ci hanno già chiamato, lamentandosi del fatto che questo sciopero rischia di creare problemi proprio in un momento in cui ci sono ordinativi da evadere e la produzione è aumentata», dice Benedetto Calderone della Fiom Cgil.

Le rimostranze dei titolari delle fabbriche non fermerà la protesta. Come ben evidenzia Luca Zuccolotto, segretario della Fiom Cgil: «L’astensione da straordinari e flessibilità iniziata questa settimana», precisa, «andrà avanti a oltranza. Da quanto mi risulta siamo gli unici, in Veneto, ad aver attuato questa forma di lotta. E magari potremo fare da apripista per tutta Italia».

Tutto dipenderà da quando si tornerà al tavolo per il rinnovo del contratto. «Se Federmeccanica», prosegue il sindacalista, «si deciderà ad accogliere le nostre proposte, che vanno nella direzione di garantire a tutti un equo compenso, allora valuteremo il ritiro di questa azione di protesta. Fino ad allora noi andremo avanti nella nostra battaglia di principio».

In provincia di Belluno sono circa 800 (secondo i dati Inps del primo trimestre 2016 sono precisamente 788) le imprese che operano nel comparto metalmeccanico, per un totale di circa 7.400 addetti. Come si capisce il settore è molto vasto e importante.

«In questi giorni», prosegue la disamina di Zuccolotto, «stiamo tappezzando tutte le fabbriche con i volantini che riportano questa decisione. Batteremo a tappeto tutte le imprese con lo scopo di ottenere la massima adesione, così come è stato per gli scioperi generali avvenuti nei mesi scorsi. Sarebbe davvero importante se tutti aderissero. In questo modo, infatti, potremmo lanciare un segnale forte alle associazioni degli imprenditori del comparto. E se ci saranno lamentele per eventuali disagi da parte di questi ultimi, il nostro consiglio è quello di rivolgersi a Federmeccanica, perché sblocchi il tavolo e torni a discutere di contratto».

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