Sara, 50 anni di gelati in Germania

La signora Corazza ha festeggiato mezzo secolo di attività

ZOLDO. Un impegno e una passione che durano da più di mezzo secolo. E che rappresentano un tassello fondamentale della storia scritta dai gelatieri zoldani in Germania e non solo.

La signora Sara Arnoldo Corazza è titolare di una gelateria a Neustadt an der Waldnaab, nella zona di Monaco-Norimberga. Nata nel 1933, continua con grande amore il proprio lavoro. E proprio qualche giorno fa ha festeggiato i 50 anni di attività con clienti e famiglia.

Ormai parecchi anni fa, circa una ventina, è rimasta vedova e i figli hanno preso strade professionali diverse. Nonostante tutto, ha ritenuto di continuare l’attività. Ogni anno doveva essere l’ultimo, ma la signora Sara è invece andata avanti con costanza e grande determinazione. E i suoi clienti sono affezionati al suo ottimo gelato, ma soprattutto alla sua storia.

La sua è una gelateria di piccole dimensioni, ma che conserva un grande fascino. E la signora Sara, 84 anni, mantiene uno spirito giovane e una gran voglia di tenere in piedi la sua attività, nella quale è affiancata da un paio di collaboratori.

Il sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, è salito in Germania per renderle omaggio e per partecipare alla festa. «Questa donna è un esempio per tutti», commenta il primo cittadino. «I figli vorrebbero che si fermasse in Italia, ma lei sta bene in Germania. Ogni anno viene però a passare i quattro mesi invernali in Zoldo. Una grande persona, sveglia e intelligente».

De Pellegrin fa anche una riflessione sulla storia dell’emigrazione e sull’esperienza dei gelatieri zoldani, veri e propri "pionieri". «Personalmente penso che tutto cambia e non è sempre un male», dice. «Anche la nostra storia di gelatieri in Germania e nel mondo non è più quella di una volta. Tuttavia gli zoldani hanno segnato le diverse tappe di questo lavoro, esportando un modello unico e per altro copiato nelle sue modalità da molte altre attività in diversi paesi europei. La conduzione familiare, il servizio all’esterno dei locali, la nostra cultura in un perimetro definito in un spazio straniero: tante piccole ambasciate».

«Gli zoldani, con i loro pregi e difetti, non hanno chiesto aiuto a nessuno», conclude il primo cittadino. «Hanno saputo fare di necessità virtù e quando ci si reca in Germania e si chiede di Zoldo tutti dicono "la terra dei gelatieri". Ecco, la signora Sara rappresenta questa storia». (m.r.)

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