Svaligiano una casa ma vengono presi

Furto pomeridiano a Sospirolo. Bottino: quattro orologi antichi di notevole valore e alcuni gioielli trafugati da un appartamento. Tre gli indagati denunciati dai carabinieri 

SOSPIROLO. Furto pomeridiano a Sospirolo. Bottino: quattro orologi antichi di notevole valore e alcuni gioielli trafugati da un appartamento. Tre gli indagati denunciati dai carabinieri e rimessi subito in libertà, perché mancava la flagranza di reato e non si poteva procedere all’arresto. Mentre un quarto è riuscito a fuggire, dopo aver lasciato il posto di guida di un’utilitaria sulla quale stava viaggiando con due donne e un minorenne. Tutti sarebbero italiani, di etnia nomade.

Il colpo risale al pomeriggio, nell’abitazione di una famiglia sospirolese, che in quel momento non si trovava in casa. I militari della stazione di Sedico, in collaborazione con i colleghi del Nucleo operativo radiomobile e del Nucleo investigativo si sono imbattuti in questa auto, che hanno fermato. L’autista ha avuto la prontezza di schizzare fuori dalla portiera e far perdere le proprie tracce, mentre le due donne e il ragazzo sono stati bloccati e perquisiti. La perquisizione dell’auto ha permesso ai carabinieri di rinvenire la refurtiva: gli orologi e i gioielli, oltre ad alcuni oggetti utili a forzare porte e finestre delle case, che naturalmente sono stati posti sotto sequestro.

Le indagini sono ancora in corso, soprattutto nella zona del lago di Vedana. Anche perché si sta cercando la persona, che è riuscita a fuggire e che potrebbe essere il capofamiglia. Non mancherebbero gli indizi utili a individuare l’uomo. Da aggiungere che, nelle ore precedenti al furto, almeno un paio di nomadi erano state avvistate nella zona e i residenti raccontano che dicevano di essere alla ricerca di una persona in particolare, con un nome tipicamente italiano. Potrebbe essere stato un tentativo di depistaggio. Nel frattempo, la refurtiva è stata riconsegnata ai proprietari, che avevano sporto denuncia. (g.s.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi